1763-02-14, de conte Francesco Algarotti à Voltaire [François Marie Arouet].

E quando sarà che io vegga il secondo tomo della storia del Czar?
Per dio mandatemelo presto, se non volete che io mi consumi del desiderio di vederlo. E quando poi sarà, che io vegga la presente storia descritta da voi? Ella era materia dalla vostra penna,

Non d'altri omeri soma che da'vostri.

Sarete presto al punto finale, poichè tutte le novelle portano, che dentro l'inverno avremo anche la pace tra la regina, ed il re. Me felice se potessi seguire il vostro itinerario, la cui meta è il delizioso vostro romitorio. Ma per ora mi conviene pensare a'viaggi, non di delizia, ma di salute. Lo stesso è de'cibi. Talchè io vivo del tutto medicamente, id est miseramente. Mandatemi da leggere delle cose vostre. Saranno quelle i più delicati ragouts per il mio spirito, e allora io potrò dire, che

Ambrosia, e nettar non invidio a Giove.

Vale Farewell; love your friend and admirer.