Boulogne, 9 Janvier 1763
Monsieur, mon très-cher Ami,
Il carissimo e graziosissimo vostro foglio delli 21 Ottobre ebbe da me risposta.
Spero, Signore, che l'avrete ricevuta. Che potrei fare io mai perche il vostro silenzio fosse meno durevole, e meno rare le vostre lettere! Brevemente io vi rinnovo le mie suppliche perchè vi induciate a mandarmi l'ultime vostre composizioni dramatiche. Mi figuro avrete veduta una Traduzione del vostro Orfano, fatta da certo Abbate Pezzana parmigiano. Ditemene sinceramente il parer vostro. Questo Sigre Abbate dice con molta insolenza nella lettera stampata, ch'ei vi dirige che: le sort de vos ouvrages est d'être souvent traduits et toujours faiblement; e parmi ch'egli per sua parte verifichi la propria asserzione.
Se il mio Agente non fosse stato sorpreso da un tocco di Apoplesia, avrei già spedita a voi la promessa Cassa. Pure, non ostante il ritardo, mi lusingo l'avrete entro il Carnevale. Amatemi e scrivetemi. Vi sono, Signore, servitor vero e amico.
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