1762-08-04, de marchese Francesco Albergati Capacelli à Voltaire [François Marie Arouet].

Mon très cher Ami,

Sono ormai al termine delle mie recite in Zola, e non ho potuto in tal tempo ottener da voi neppure una riga che mi consoli, ed accresca que’ piaceri, de’ quali mi fanno godere la villa, il Teatro, il Ballo, la Lettura, la Musica, e il Gioco.
Siate meno crudele, e unite ad una vostra lettera le ultime vostre Tragedie. Il Sigre Paradisi et io abbiamo progettato di dare alla luce le nostre Traduzioni, una delle quali, se mel permettete, penso didedicarla a voi.

Le Tragedie saranno queste: La Semiramide, il Tancredi, il Maometto, la Morte di Cesare, il Pollieuto, la Fedra, l'Ifigenia, e l'Idomeneo. Ne formeremo intanto due Tomi, i quali colle lettere dedicatorie e colle Prefazioni dovrebbero compire una operetta non dispregievo le. Se il Pubblico ne mostrerà gradimento, proseguiremo la stampa con altre traduzioni. Ma vorrei pure, o Signore, aver tosto qualche cosa di vostro. Compiacetemi, rispondetemi, e amatemi.

Albergati