Bologna 21 Marzo 1762
Monsieur
Il vostro gradimento, Signore, è generoso assai più del mio dono, e io debbo sinceramente ringraziarvi de'vostri stessi ringraziamenti.
V' auguro salute di corpo pari a quella robustezza, e vivacità d'animo che è tutta vostra. Fra qualche mese vi farò assaggiare del vino nero della mia Zola. In questa Villa reciterò, come altra volta vi scrissi, il Pollieuto di Corneille, tradotto dal nostro valente Paradisi, e l'Ifigenia di Racine, tradotta da me:e a queste due Tragedie unirò petite Piece all'uso Francese, composta per me dall'amico Goldoni. Ecco il mio trattenimento scenico per quest'anno. Per l'anno venturo che farò? Hò già destinato il Cinna di Corneille, che sarà tradotto dal conte Federico Casali, cavalier Bolognese, mio amico, e bravo Poeta. Non potrò aver nulla per me dall'eccellente Voltaire? Il mio Teatro non merita tanto. Per altro quanto mai vi sarei tenuto, se con cortesia e prontezza mi spediste qualche vostra nuova Tragedia, e potessi aver io la gloria d'essere il primo ad esporla. Io ve ne supplico caldamente. La mia compagnia è tutta d'uomini, ma alcuni egregj giovani assumono perfettamente le Parti di donne. Voi dovreste con una vostra composizione in versi promettere a me et, alla mia compagnia che a Luglio o a Agosto ci spedirete una Tragedia nuova per noi. Sù via, Amico e Padrone amato e rispettato, venga tosto La lettera che io vi chiedo: leggasi in essa la promessa che tanto bramo; e poscia comparisca la sospirata tragedia.
Il nostro Goldoni sarà qui dopo l'ottava di Pasqua, e voi al fine d'Aprile lo abbraccierete. Que ne puisse l'accompagner! Gradirò sommamente di ricevere la nuova vostra Commedia. A dir vero l'argomento solletica la mia curiosità: mais tous mes souhaits sont pour une de vos Tragedies. Vengano e l'una a l'altra. Se siete poco contento di cotesto clima, venite a respirar l'aria d'un clima più dolce e fra le braccia del vostro
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