1752-10-08, de Cosimo Alessandro Collini à Voltaire [François Marie Arouet].

Illmo sigre Pron͞e Colm͞o,

Il vantaggio ch'Ella mi à procurato colla permissione di scriverle, consiste nel poterle attestare quella riconoscenza che le devo per le attenzioni e generosità usate verso di me.
Pare poi a me cosa di sì poco momento ch'Ella sia instruito della mia malattia, che mi ristringo a dirle che il sigr Dalichamp mi à trovato in assai cattivo stato. Egli vuole che io consulti il sigr Dottor Liberkin; e mi esorta alla pazienza necessaria al periodo della malattia; periodo forse che non finirà che con me.

Se non è abusare di quella nobile Compassione, mediante cui ella è si tocco dalle vicende degl'infelici, mi fò lecito implorare il di Lei valevolissimo Patrocinio. Ella lo accorderà ad uno che sà esser riconoscente, ad uno che è lo scherzo della mala fortuna, ad uno che è con tutta la venerazione e rispetto

Di VSa Illma

Umilismo Devmo Obblmo Servitre

Cosimo Collini