1755-03-02, de Antonio Sambuca à Voltaire [François Marie Arouet].

Monsieur,

Io mi sono presa la libertà di partecipare a V. S. Illma la luttuosa morte del fu Emo e Rmo Sige Cardinale Querini mio buon padrone, e per adempiere al debito del mio uficio, come il più antico de’ suoi famigliari, e per dar alla chiara memoria dell'illustre defunto un nuovo segno di gratitudine colla stampa di quelle lettere, che mi saranno scritte in risposta sopra un si lagrimevole argomento.
Siccome però 10 ho un particolar obbligo a lei per la cortesia e gentilezza, con cui ha accolto un tale uficio, e per l'umanissima sua risposta, il che attribuisco a 1 meriti di quel chiarissmo e d Emo Signore, e alla nobiltà dell'animo suo, così mi resta a desiderare che V. S. Illma venga informata del mio disegno, affinche, parendole, possa far meglio apparire l'amor singolare e la giusta estimazione, ch'Ella aveva per il fu sige Cardinale. Se 10 non fossi appieno persuaso ch'Ella vorrà per la molta sua umanità e per il suo fino giudicio compatire questo troppo ardito mio desiderio e la libertà, con cui glielo fo noto, 10 non avrei osato di scriver tanto. Per la qual cosa chiedendole compatimento e perdono, nella sua buona grazia umilmente mi raccomando, mentre con tutto l'ossequio mi offero e protesto

di Lei Monsieur

Umo fmo Obo Servite
Antonio Abate Sambuca