Bologna 10 settembre 1759
Il sig. Agostino Paradisi è un gentiluomo di Reggio che ha scritto di molto leggiagri versi, e composto di cose assai gentili.
Il miglior pensiero che gli sia caduto in animo, benchè forse il più difficile da eseguirsi, è di tradurre un Voltaire, e di trasportare i forte e nerboruti vostri modi sulla nostra lira. Egli ha messo in versi italiani il vostro Cesare. Ne ho veduto qualche pezzetto, che mi è piaciuto moltissimo. Ha voluto che io vi annunzj questa sua versione e il nome suo. Egli ve la manderà quanto prima, ed ella sarà preceduta da una epistola in versi a voi intitolata.
Mi piace avere una occasione di ricordare la mia amicizia e la mia stima all'onore e al lume del secol nostro. Salve, divine poeta, amate un poco d'in mezzo alle vostre delizie a alla vostra gloria il vostro ec.