1756-06-06, de conte Francesco Algarotti à Voltaire [François Marie Arouet].

Mi prevalgo dell'occasione del sig.
presidente di Cotte che se ne viene a Ginevra per spedirle un mio saggio sopra la pittura, alcuni versi stampati, e quella epistola che io le scrissi già di Dresda più corretta e più breve che non era, e che si stamperà tra poco con alcune altre mie coserelle. Spero ch'ella avrà ricevuto tempo fa un altro mio saggio sopra l'opera in musica, e ben vorrei che un sovrano giudice ed artefice di ogni genere di cose belle qual elle è, pensasse meas esse aliquid nugas. Certamente che a niuno vorrei più piacere che a colui, che piace a tutto il mondo. Ella mi conservi l'amicizia sua a mi creda qual sono a sarò sempre pieno della più alta stima ed ammirazione.