1755-09-01, de Cosimo Alessandro Collini à Voltaire [François Marie Arouet].
O spiaggie fortunate,
Colline, piante grate,
Ville, campagne amene,
Boschi, stelle serene,
E voi, gelidi monti che d'intorno
Chiudete nell horror terren sì adorno,
Costi volge i passi, frà voi dimora
L'inclito Voltaire che ognuno onora.

Il lago di Ginevra non à avuto momenti più gloriosi di quelli che gli arreca il soggiorno ch'ella fà in coteste parti. Stanco del fasto delle corti, e disingannato dell'amicizia de'Grandi e del buon volere de'cortegiani frà quali ella à vissuto si lungo tempo, ella gusterà dunque de'veri piaceri d'un solitario ritiro, di dove senza dubbio ella si riderà degl'honori e delle pazzie de gl'huomini. Questo ritiro è in un paese libero; felice lei!

Quà regna il fanatismo e l'ignoranza
Frà mitre, e frà cappucci in abbondanza,
Quà tace la ragione,
Quà la superstizione
Spiega con fronte altiera
La sua nera bandiera,
E là stassi in honor lo spirito humano
Sulle sponde del bel lago Lemano.

Vorrei poter venire sù queste sponde che 10 risguardo attualmente come sì fortunate, per renderle un omaggio quale si deve al più grand'uomo del nostro secolo.

Ma poco vi curate
Di lodi d'un Toscano,
E voi non abbadate
Al rimar grossolano
D'un tristo ultramontano.

Ella instruisce e illumina continuamente gl'huomini, e le di lei opere, vero catechismo del genere humano, saranno il più bel monumento dello spirito humano.

Dell'orfanel chinese
S'udirò a queste mura
J gridi, e la pavra
Di madre che il difese.
Ma voce poi più lieta
Qui giunse di Pulcella,
Che qual nuovo profeta
Armata in sù la sella
D'un asino celeste
Abbatte mille teste;
E Frà Lourdis schiamazza
Che è vergin tal ragazza,
Che un gran santo di Francia
Le diede ustergo e lancia.
Al nome d'una vergine e d'un santo
Fuggon le truppe inglesi da ogni canto.
Si taccia il Ferrarese,
Orlando, Bradamante,
Marfisa e il mago Atlante,
Che Dunois cortese,
Chandos quel fiero inglese,
Agnès et Dorotea,
E quella faccia rea
Di quel signor biforme
Che in lascivo soggiorno
E donna quando dorme,
E maschio quando è giorno,
A me fan più piacere.
Che tutte le versiere,
Gli spaventosi incanti
Le pugne de'giganti
Di cui ser Lodovico
E stato tanto amico.

Gradisca la stima d'un forestiero, et il profondo rispetto col quale ò l'honore di essere

Monsieur,

Di V Sa vmilisso e Devmo servitore
Collini