1747-09-22, de Voltaire [François Marie Arouet] à Flaminio Scarselli.

Sign mio illmo e pro͞ne colmo,

Ho letto con sommo piacere il bel' componimento V. S. illma s'e degnata d'inviar mi.
Le leggiadrissima lingua italiana me ne vien' piu cara. Le porgo le più vive grazie pel favore che m'ha conceduto, e per i belli insegnamenti di poesia che ne ricevo. Le nozze del nostro Delphino non sono state celebrate così felicemente in Parigi. E ben' m'accorgo che Roma possiede ancora j suoi Horatii, e L'antico vigor non è ancor spento. Mi rincresce pure che il commando di giove non sia esequito, e che il bel' frutto di che parla V. S. illma non apparisca su' l'albero. In tanto la ringrazio de j saporiti frutti della sua musa, e mi rassegno con ogni maggior ossequio,

di v. s. illma,

L'umilmo e devotmo Servre

Voltaire