1745-08-17, de Voltaire [François Marie Arouet] à Benedict XIV.

Beatissimo Padre,

Ho ricevuto co-i sensi della piu profonda venerazione e della gratitudine la piu viva, j Sacri medaglioni di quali vostra Santita s'e degnata honorar mi.
Sono degni d’ el’ bel’ secolo de'j Trajani ed Antonini; ed e ben’ giusto che un sovrano amato e riverito al par’ di loro, habbia le sue medaglie perfettamente come le loro, lavorate. Teneva e riveriva io nel mio cabinetto una stampa di vostra Beatitudine, sotto la quale ho preso l'ardire di scrivere:

Lambertinus hic est Romæ decus, et pater orbis,
qui scriptis mundum édocuit, virtutibus ornat.

Quella iscripzione che almeno e giusta fu il frutto della lectura che havevo fatta del libro con cui vostra Beatitudine ha illustrata la chieza e la litteratura, ed ammiravo come il nobil fiume di tanta erudizione non fosse stato turbato dal'tanto turbine degli affari.

Mi sia lecito Beatissimo padre di porgere j miei voti con tutta la cristianita, e di domandare al cielo che Vostra Santita sia tardissimamente ricevuta tra quegli Santi dei quali ella con si gran fatica e successo, ha investigato la canonizatione.

Mi conceda di bacciare umilissimamente j sacri suoi piedi, e di domandar le col più profondo rispetto la sua benedizzione.

Di vostra beatitudine

il divotismo umilismo ed obligatissimo Servitore

Voltaire