Eminenza,
Mi sono luzingato che il protettore d'ogni virtu, ed il capo delle academie romane si degnarebbe d'accogliere colla sua nota benignita j motivi che mi rapiscono a pigliar’ l'ardire di disturbare vostre Eminenza.
Jo ho ricevuto pregiatissimi e sacri segni della bonta di sua beatitudine, e credo io che non sia sconvenevole, quando ci sono grazie da rendere a dio d'offerir’ le a j santi piu vicini del trono. Mi sia lecito anche di presentare a V. Eminenza questo libretto che il mio Re ha fatto stampare nel suo palazzo. S'ella si compiace di leggerlo s'accorgera bene che nel pregiare nostre vittorie ho testificato il mio rispetto per una degnissima Regina contro quale combattiamo oggi; e che nel cantar gli horrori della guerra, ho invocato di core la pace. Spero che j miei sentimenti non saranno rimproverati da un cardinale di cui l'ingegno e la mano sono capaci di serrare le porte della discordia.
Gli italiani furono j maestri di tutta L'Europa in ogni genere di virtu senza riguardo, ne degli interessi politichi, ne di tante guerre che hanno funestata la cristianita, questo e'l titolo che mi muove a mettere quella piccola opra sotto la protezzione di vostra Eminenza e di porger le il tributo del mio ossequio m'inchinando le profondamente, ed implorando le ogni maggior prosperita gli baccio la sacra porpora
di vostra Eminenza
L'umilmo e devotmo servitore
Voltaire
Parigi 17 august [1745]