1752-09-29, de Voltaire [François Marie Arouet] à Cardinal Girolamo Quirini.

Che dira L'Eminenza vostra, quando ella ricevera questa pistola, doppo'aver letto quella del'Salomone del'settentrione?
Dira che si degna aggradire il tributo d'un pastore, quando ella ha ricevuto l'auro, l'incenso, e la mirra d'un’ che vale li tre Ré dell Epiphania.

Ella si diletta nel'L'edificar’ delle chiese; ma si erigge un tempio nella memoria, de gli uomini. Bramo di aggiugnere j miei gridi a quelli applausi que le Bresciane Stampe fanno risuonare. Ma la mia voce e rauca e débolé, il corpo langue, cosi fa l'anima. Oh quando vedero ïo qualche valente libraio raccogliere tutte le opere di vra Emza gia troppo sparse!

Foliis tantum ne carmina manda.

Ma siano tuttj j suoi scritti radunati ad eternam memoriam?

Auguro che la sua Emza dara ancora ad multos annos benedizioni a j fedeli ed esempi al'mondo. Io in tanto, picciola lucciola, m'inchino profondamente alla stella di prima grandezza, e sono per sempre con ogni magiore ossequio e venerazione

di sua Eminenza

devotmo e d hummo servre

Voltaire