Signor mio amabile, caro protettore di tutte le buone arti, vi ho scritto pel'mezzo d'un cavaliere chiamato mr
Hope, mezzo inglese mezzo 'ollandese, e richissimo, dunque tre volte libero, egli va a vedere tutta l'Italia et la Grecia ancora.
Vi ho dato notizia nella mia lettera, che il Shaftsburi fu trasmesso da Geneva alla casa de'signori Maggione Bianchi e Balestreri in Milano. Il signor Galois è quello che lo mandò, a questi mercanti. Niente e più sicuro. Non so se la santa inquizizione si sia impadronita di questo libro maledetto. Ringrazio la sua cortezia per i primi versi della traduzione del Tancrede. Prego il gentile poeta che mi fa l'honore dabbellir mi, di fermar si un poco, perche la tragedia di Tancrede si rappresenta in Parigi molto differente di quella che jo vi mandaï troppo frettolosamente. Bisogna sempre ripulire le nostre opere, e male formatos incudi reddere versus.
Ecco dunque j nostri comici trastulli andati al'diavolo col' bel' tempo. Ho fatto sempre il vecchio súl' mio piccolo teatro, e l'ho rappresentato troppo naturalmente. La mia vecchiezza non mi concede la licenza d'andare a Bologna. Venite dunque ad poveras delicias meas. Adieu monsieur, je vous respecte, je vous aime de tout mon coeur.
V.
aux Délices 3 octob. 1760
Ne m'oubliez pas auprès de mon illustre Goldoni que j'aime plus que jamais.
Je joins à cette lettre le présent billet du sr Galois qui me fait croire que messieurs de l'inquisition lisent àprésent Shaftsburi avec grande édification. O povera bella Italia!