Parigi 17 agosto 1746
Monsieur,
Le continove mie indisposizioni, accresciute dalla febre che m'ha travagliato piu giorni, sono la cagione per cui ho differito all adimpimento del dover mio, col rendere a vs illma quelle grazie giustamente dovute per la gentilezza colla quale s'e compiaciuta prevenir mi nella sua lettera.
Conosco quanto io sia indegno d'essere suo compagno nell etrusca académia, giache mi contento d'essere l'ammiratore delle antichita, senza investigare questo nobile oggietto della vostra scienza. Comunque sia si, mi sono preso la liberta di fare un piccolo saggio sopra alcuni monumenti antichi ma dove io discorro piu tosto come, inutile filosofo, che come erudito investigatore. Ne ho inviate alcune copie in Italia, e mi prendero L'ardire di trasmetter gliene qualch'una, subito che avro fatto ristampare un'altra edizione, per esser la prima tutta distribuita.
Il vantaggio che ricevo pel'acquisto della di Lei amicizia non solo mi costringe ad ambir ne la continovazione, ma mi stimola a passare, se Dio me lo concede, a questa parte di Francia che e situata al meriggio, da me ancor non veduta, per procurare a me stesso L'onore di ringraziar la in persona ed ossequiar mi all academia di Bordeaux. Veramente o mio corteze signore, lo studio delle antichita non vien troppo coltivato in Francia, ma ne attribuisco la cagione alla scarsezza di questi monumenti, la dove in Italia se ne trovano con maggior facilita. Da questo parmi che a quella nazione riescono di piu utilita tali ricerce che alla nostra. Siete j nostri maestri nella questa scienza come né quasi tutte le arti. Mi protesto di cuore, e colla piu segnalata stima
di vs illma
l'umilmo e devotmo servre
Voltaire