1751-06-27, de Voltaire [François Marie Arouet] à conte Francesco Algarotti.

Ecco il vostro Dubos.
Quando potero io dire, in Potsdam? ecco il mio caro conte, ecco la consolazione della mia monastica vita. La ringrazio pel suo ibro, per tutti j suoi favori, e spezialmente per la sua lettera sopra il Cartesio. Le gros abbé du Bos e un buon autore e degno d'esser letto attentamenté. Non diro di lui:

Molto egli oprò col senno e collo stile.

Il senno e grande, lo stile cattivo. Bisogna legger lo; ma lo rilegere sarebbe tedioso. Questa bella prerogativa d'esser spesso riletto è il privilegio dell'ingegno, e quello dell'Ariosto. Jo lo rileggo ogni giorno merce alle vostre grazie. Adio mio cigno del'canal grande, vi amero sempre.

V.