Luneville 1er février [1748]
Mia cara sono stato a Cirey, e da Cirey ecco il vostro errante amico a Luneville presso d'un Re, che non ha niente d'un re se non la bonta, e la grandezza d'animo.
Ma quanto volontieri anteporrei il vostro camerino a tutte le corti! Havete finito il secondo atto della vostra comedia? che fate? vedete alcune volte il principe di Bauvau? Lo credo inamorato di voi. Ho passato per la citta di Troyes, ma non ho potuto vedere il vostro fratello, andavamo troppo ratto, e non si puo tardare quando si fa viaggio con due donne. Mi dispiace molto di non haver potuto cenare col suo vescovo e col vostro predicatore. Ma mi lusingo di veder li al mio ritorno. Ah quando si fara questo ritorno? Sono qui come i cigni; ho lieto nido, esca dolce (ed aura cortese, grazie al buon fuoco), sono allogiato nel palazzo; e la vita mia sarebbe felice se voi foste a Luneville, ma il destin’ ci divide sempre. Ho tutte le sembranze della felicita, e sono sfortunato.
Spesso in poveri alberghi, e in piccol’ tetti meglio s'aggiungon d'amicitia i petti. Sospiro la perdita del’ vostro piccol tetto e sento ogni giorno che vi debbo consecrare gli ultimi giorni della mia vita, e doppo una prima vera di pazzia, una state di tempeste, un autumno languido, voi sola potrete addolcire la rigidita del mio inverno. Mi luzingo di riveder vi nel mese prossimo. Ma e ben certo che vi amero infino alla morte.
V.