lunedi [27 December 1745]
M'avete scritto una lettera transportatrice, che jo ho bacciata; non mi maraviglio del vostro cosi bel scrivere in italiano.
E ben convenevole e giusto, che siate prattica della lingua d'amore. Per dio non posso creder vi quando mi dite che non havete un amante. Come potete dunque fare! nel quale ozio sono sepolte tante grazie? Voi non far L'amore? ah mia carissima, voi offendete il vostro dio. Mi dite che la mia lettera ha recata la volutta insino a j vostri sensi; j miej corrispondono a j vostri, non ho potuto leggere queste vostre vezzoze espressioni, senza sentir mi infiammato nel fundo del core. Ho pagato a vostra carta il tributo che jo havrei voluto pagare a tutta la vostra persona. Il piacere de sensi trapassa e fugge in un batter’ docchio, ma Lamicizia tra noi, la confidenza reciproca, j piaceri del cuore, la volutta dell anima, non si distruggono, non periscono cosi. Vi amero insino alla morte. Trovarete qui nella mia camera le quattro biggliettini per Armida. Vorrei portar loro a j vostri piedi, e poi fare il viaggio di Parigi a Versailles colla mia cara Denis. Adio vi baccio mille volte.
Sapete che la madre della signora di P. e morta? Sono molto obligata a la figlia ma zitto.