[?mai/juin 1748]
Gareggiava con Phebo, il vago amore,
Di Dionisa a tutti i dei cara,
volea ciaschedun' restar signore.
amor termino cosi la gran' gara,
Lo spirto poggi col dio dell'arte:
il tenero cor sia la mia parte.
Vi rimando, cara, j vostri leggiadri versi francesi, coll' opera di Pandora; ben conviene d'esser giudice, a chi opra cosi bene. Vi baccio mille volte.