Roma 30 [? March] 1746
Monsieur,
Io hò sempre ammirato i nobilissimi parti del vostro ingegno, e siccome mi stanno à cuore i vantaggi dell'Adunanza d'Arcadia così dal primo giorno, che io ne venni eletto Custode, hò sempre desiderato di potere scrivere il vostro nome, con quello degl'altri suoi non dispregevoli Pastori.
L'istanza, che sopra di ciò mi è stata portata per parte vostra, mi ha riempito di giubilo, e la vostra annoverazione frà gl'Arcadi è stata ricevuta con tanto plauso, che forse di pochi ancorchè celebratissimi Autori mi è memoria, che sia succeduto l'istesso. Si sono andate commemorando le vostre insigni Opere Filosofiche, le vostre e per la frase, e per i sentimenti, e per la nuova straordinaria tessitura perfettissime Tradedie; la vostra famosa Henriade, e tutte le altre vostre nobili Poesie. Mà quello che sopra tutto ha recato ammirazione, e contento non tanto a me, quanto ad ogni altro del Ceto Letterario, è stato il picciolo eruditissimo Trattato del saggio intorno i cambiamenti avvenuti sul Globo della Terra, col quale voi avete voluto onorare la nostra lingua, e si è concluso, che dovunque si volga il vostro spirito, in ogni materia, in ogni occasione é sempre il medesimo, sempre ripieno di Dottrina, di proprietà, di dolcezza, di magnificenza. L'Arcadia ha acquistato un soggetto, che nuovo lustro recherà per certo à suoi Forti; e voi dovete sapere, che avete in me una persona sempre pronta à i vostri commandi; e che quantunque in questa gran Metropoli vi sieno molti, che venerano e le vostre Opere, e il vostro Nome, niuno però agguaglia, ò supera il vostro
Amico e servitore
[Morei]