Signor mio illustmo e padrone colendmo ,
O l'esercito del duca di Lokovits, o l'ammiraglio Martin, ha intercettato le lettere che ho avuto l'honore di scrivere a V. E. Le ho scritto due volte, e le ho inviato un esemplare del poema che ho composto sopra la vittoria di Fontenoy.
Ho indirezzato il piego come l'avevate prescritto. Potete dubitare che io fossi neghittozo nel ringraziar vi del sommo onore che m'avevate fatto! Me ne ricordero sempre, e che barbaro potrebbe maï dimenticarsi di tanti vezzi, e del vostro bello ingegno. Havete gadagnato piu d'un cuore in Francia, tra gli Allemani et sotto il polo. O che fate bene adesso, di passare vostri beï giorni a Venezia quando tutta L'Europa e matta, du catena, et che la guerra fa un campo d'horrore di tanti reami! Il vostro Re di Prussia che non e piu il vostro ha battuto atrocemente i vostri Sassoni. Il nostro re ha rintuzzato L'intrepido furore de gli Inglesi, e mentre che la tromba assorda tutte le orecchie. Tu Titire lentus in umbra formosam resonare doces amarillida Lacus. Aspetto colla piu viva impatienza la vita di Julio Cesare, la quale ho sentito che avevate scritta. Il sujetto e piu grande, e piu movente che quello della vita di Cicerone, che ha pigliato Midleton. Vi prego di dirmi quando vostra bella opra uscira in publico.
Emilia e sempre internata nei profondi e sacri orrori di Neuton. Jo sono costretto di fare corone di fiori pel mio re, e di vagghegiare colle musee.
Mi parlate della sanita del gran comte di Sassonia. I suoi allori sono stati il piu salutare rimedio che potesse sanar lo. Va meglio doppo che ha battuto j nostri amici gli Englesi. La vittoria l'ha invigorito.
Maupertuis cangia di patria, si fa Prussiano ed abandonna affatto Parigi per Berlino. Il Re di Prussia gli da dodeci mila franchi lire ogni anno. Accetta egli quel che io ho rifiutato. J miej amici sono nel mio curo avanti di tutti monarchi e governatori del mundo.
Adio caro conte. Le rassegno in tanto l'immutabilita della mia devozione nel bacciar le riverentemente le mani e nel dirmi di V.E.
l'umillmo ed affetionmo servitore
Voltaire
Parigi 27 junio [1745]