Type de texte | source |
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Titre | Avvertimenti al Cardinale Paleotti |
Auteurs | Aldrovandi, Ulisse |
Date de rédaction | 1581 |
Date de publication originale | |
Titre traduit | |
Auteurs de la traduction | |
Date de traduction | |
Date d'édition moderne ou de réédition | 1961 |
Editeur moderne | Barocchi, Paola |
Date de reprint |
, p. 516-517
Non restarò di dire a V.S. Ill.ma, per compimento del capitolo delle grottesche, sopra le quali alli giorni passati dimandò il mio parere, che pare che Platone avesse notizia al suo tempo di queste grotesche e figure stravaganti, quando nel sesto libro della sua Republica, parlando de’ governi, disse queste parole : ἀλλὰ δεῖ ἐκ πολλῶν αὐτὸ ξυναγαγεῖν εἰκάζοντα καὶ ἀπολογούμενον ὑπὲρ αυτῶν, οἶον οἱ γραφεῖς τραγελάφους μιγνύντες γραφοῦσι, cioè : « Ma è necessario che chi assomiglia et esplica la ragion d’esse, raccoglia questo da molte, a guisa de’ pittori, quando dipingono i tragelafi e molti altri simili figmenti. » Dalle qual parole di Platone si vede che insino allora si dilettavano i pittori di fare molte pitture a fantasia e per suo capriccio, che in natura non si trovano, sì come sono le grotesche di questi nostri pittori moderni.
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