Type de texte | source |
---|---|
Titre | Historia naturale di C. Plinio Secondo di latino in volgare tradotta per Christophoro Landino, et novamente in molti luoghi, dove quella mancava, supplito, et da infiniti errori emendata, et con somma diligenza corretta per Antonio Brucioli. Con la tavola… |
Auteurs | Pline l’Ancien Landino, Cristoforo Brucioli, Antonio |
Date de rédaction | |
Date de publication originale | 1543 |
Titre traduit | |
Auteurs de la traduction | |
Date de traduction | |
Date d'édition moderne ou de réédition | |
Editeur moderne | |
Date de reprint |
, fol. 241r
Dipinse ancora un cavallo o veramente nel combattimento nelquale lui dagl’huomini appello alle bestie. Impero che intendendo che e suoi emoli havevono piu favore, tolse le picture di tutti e di per se le mostro a cavagli equali anitrirono solamente a quella d’Apelle e dipoi sempre se monstro tale experimento de l’arte.
, fol. 241r
E periti nel’arte prepongono a tutte le sue opere el medesimo re elquale e a cavallo e Diana mescolata col choro delle vergini sacrificanti dove pare che vinca Homero ne versi nequali scrive quel medesimo.
, fol. 240v
Era piacevole nel parlare ilperche era grato ad Alexandro Magno elquale spesso veniva nella sua officina. Ilperche come habiamo decto non volse che nessuno altro lo dipignessi. Quivi disputando Alexandro alchuna volta imperitamente dela pictura, Appelle con piacevole modo diceva che tacessi perche efanciulli che macinavono ecolori lo dilegiavano: tanta fu l’auctorita che haveva Appelle con Alexandro re tanto iracundo.
, fol. 240v
et Alexandro molto l’honoro: imperoche havendo una delle sua concubine chiamata Campaspe molto bella et perche l’amava assai mostrandola nuda a Appelle accioche la dipignessi et accorgendosi che ancora Appelle se n’era innamorato gliene dono. Grande d’animo et magiore che lo imperio suo, ne fu minore per questo che per alcuna sua victoria, ne solamente dono el lecto suo all’artefice: ma ancora la sua affectione. Ne hebbe riguardo a quella laquale lui amava che havessi a lasciare un re per un pictore. Alcuni credono che lui dipignessi Venere dionea all’exemplo di costei.
, fol. 240v
Quando haveva facto alchuna opera la poneva in luoco che qualunque passava la vedessi e lui nascoso ascoltava con diligentia quello che vi fussi notato dicendo che il vulgo era piu diligente giudice di lui e dicono che uno calzolaio lo riprese che nele pianelle havea facto meno un coreggiuolo. Questo medesimo ritornando l’altro di e superbo pel giudicio di prima reprehendendo alchuna cosa nella gamba lo guardo con isdegno Appelle e disse che il calzolaio non debba giudicare sopra la scarpetta. Ilche fu poi in loco di proverbio.
, p. 992
Dipinse anchora quelle cose che non si possono dipingere, i tuoni, i baleni, i fulgori che chiamo bronte, astrapen, ceraunobolon.
, fol. 241r
Appelle havea cominciato un’altra Venere aglhomini di Coo insola laquale havea a vincere quella di prima: ma morendo la lascio imperfecta ne si trovo chi volessi succedere nell’opera secondo quel disegno.