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Type de textesource
TitreDella poetica
AuteursPatrizi, Francesco (da Cherso)
Date de rédaction
Date de publication originale1587
Titre traduit
Auteurs de la traduction
Date de traduction
Date d'édition moderne ou de réédition
Editeur moderne
Date de reprintéd. Danielo Aguzzi Barbagli, Florence, Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, 1969-1971.

, « Se la favola, più che il verso, sia propria del poeta » (numéro livre VI) , t. II, p. 127

Ma per compimento di tutta questa sentenza aggiunge : μιμεῖται τὰς πράξεις, « ed imita le azioni ». E noi diciamo che il dire ciò è diffettuoso e diverso molto da quello ch’egli altrove disse, che il poeta imitava non pure azioni, ma costumi eziandio e passioni dell’animo. La quale giunta, tutto che a doppio sia maggiore dell’azione, noi diciamo che è anco diffettuosa a tante altre cose che il poeta esprime, o descrive, o narra : pensieri, e discorsi, e consigli, e ragionari, e persone, e cagioni, e luoghi, e tempi, e stagioni, e temporali, e cose altre varie di natura e de’ dei ; e altre cose senza numero e vere, e false, e finte, e impossibili, e presenti, e passate, e future, grandi e picciole, varie e uniformi, in cielo, in aere, in acqua, e in terra, e nell’inferno, e nell’abisso, le quali sotto questa sua azion non caggiono. Le quali pero ne’ poemi altrui si veggono e si leggono con meraviglia.

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