Type de texte | source |
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Titre | Lettere al fratello Girolamo |
Auteurs | Paggi, Giovanni Battista |
Date de rédaction | 1591 |
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Titre traduit | |
Auteurs de la traduction | |
Date de traduction | |
Date d'édition moderne ou de réédition | 1971 |
Editeur moderne | Barocchi, Paola |
Date de reprint |
, p. 198
Nobilissima è la pittura, arte che contraffà tutte le cose fatte dalla natura, con la quale ha molte volte combattuto e vinto, perché dove la natura non forma mai un corpo totalmente perfetto, elle, raccogliendo il bello ed il perfetto, di molti imperfetti ne compone uno perfetto in ogni sua parte in quella tanto celebrata Elena, nella quale dipinse le sparse bellezze che ritrovavansi nelle cinque vergini dal suo giudizio scelte entro il numero di tutte le belle della città ; col quale modo evidentemente vinse la natura. Soleva dire Raffaello di Urbino che il pittore ha obbligo non solo di fare le cose come le fa la natura, ma di farle com’ella le dovrebbe fare. Non sarà dunque vile e meccanica quell’arte che tanto altamente penetra, e che è tanto difficile, anzi impossibile a conseguire nel suo totale.
Dans :Zeuxis, Hélène et les cinq vierges de Crotone(Lien)
, p. 202
Zeusi già detto, per quanto narrano le storie, avea ricchezza infinita ; onde, non sembrandogli onesto vendere le pitture, le donava, stimando anche che danaro alcuno non potesse pagare l’opere sue ; da cui in poi io non ho letto né sentito che pittore alcuno le abbia donate. E se in quei tempi antichi, che la pittura era cosa nobile e liberale, solevano i pittori farsi pagare le loro fatiche senza biasimo, io non so vedere perché chi oggidì non ha danaro sia privo del quinto elemento e venga simato una bestia, né debba essergli lecito il farsi pagare l’opere di pittura, come allora ; tanto più che senza premio non veggo che fassi cosa alcuna da chicchessia, cominciando dagl’infirmi artefici, tanto delle arti meccaniche che delle liberali.
Dans :Zeuxis et la richesse(Lien)