Type de texte | source |
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Titre | Della poesia rappresentativa e del modo di rappresentare le favole sceniche |
Auteurs | Ingegneri, Angelo |
Date de rédaction | |
Date de publication originale | 1598 |
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, p. 31
Ma quello ch’è chiaro ad ognuno si è ch’il decoro ha tanta forza che, dove egli è, fa piacere altrui mirabilmente le cose, sino a quelle che sono di lor natura brutte e schifevoli ; e dov’ei manca, è cagione che le più belle e onorate riescano dispiacevoli et ingrate.
Dans :Cadavres et bêtes sauvages, ou le plaisir de la représentation(Lien)
, p. 31
Et concludendo questa parte dell’azzione, dirò in una parola che tutta la vera lode d’uno spettacolo di scena consiste nella bella e convenevole pronunzia e ne i movimenti della persona, e spezialmente della faccia, verisimili et affettuosi, non potendo senza di questi l’istrione commovere l’animo dello spettatore. Il che benissimo espresse Orazio, quand’egli disse :
Si vis me flere, dolendum est
Primum ipsi tibi, tua tunc me infortunia lædent.
Dans :Polos, si vis me flere(Lien)