Biblio > Sources > 13

Type de textesource
TitreRagionamenti delle regole del disegno
AuteursAllori, Alessandro
Date de rédaction1563:1607
Date de publication originale1973
Titre traduit
Auteurs de la traduction
Date de traduction
Date d'édition moderne ou de réédition
Editeur moderne
Date de reprint

, p. 1945

E facendoci alquanto più da lontano, ti dico primieramente che, quando ebbe principio il disegno, è avvenuto in questo come in molte altre cose, che da un picciol principio son poi sempre venute ampliando e crescendo con la lunghezza del tempo, dalla quale gl’ingegni degli uomini si sono industriosamente affaticati ; e siamo quasi (possiam dir) certi che quelli primi, che volsero cominciar con l’arte a immitare dalla natura, cominciarono a dintornar le cose con una linea sola, o per via dell’ombra che fanno le cose battute dal sole, o sì veramente quelle che derivano dal lume ordinario di candela o lucerna, ricevuta che sia l’ombra sopra parete o muro o altra cosa piana ; e questo è quello ch’io chiamo disegno. Poi, quando divennero più industriosi, gli uomini cominciarono, quelle cose che avevano disegnate – come io ti ho detto – con una sola linea dintornandole solamente (da questo poi son derivati quelli che noi diciamo i dintorni), a cercar di dar loro con la spessezza delle linee ritondità e rilievo ; e questa è quella che fu poi chiamata pittura, la quale se da principio fu fatta con un color solo o con più, poco importa, sendo che chi pur fusse di questo curioso, vegga Plinio nel xxxv libro al quarto capitolo, il quale ne tratta sì degli antichi avanti a lui come di quelli che furono ne’ suoi tempi maestri eccellentissimi.

Dans :Les origines de la peinture(Lien)