Quì la strada apresi in due : alla destra v’ è quella, che conduce alla Reggia di Plutone, e a’ Campi Elisj, pieni d’ogni puro piacere, e riserbati alle sole anime virtuose(18) ; alla sinistra avvi quella, che mette all’ orrida carcere, detta il Tartaro(19), e di cui abbiamo favellato. […] Apollo durante il suo esilio sulla terra prese pure ad amare il giovane Giacinto, figlio di Amicla Volle un dì divertirsì seco lui al gioco del disco ; ed essendo questo ricaduto con impeto sul capo di Giacinto, talmente lo colpì, che lo mise a morte. […] Macrobio dice, che quando si celebrarono per la prima volta tali Giuochi, il Popolo Romano fu avvertito, che alcuni nemici della Repubblica si avvicinavano alla loro città ; che il medesimo andò loro incontro, e li mise in fuga coll’ajuto di Apollo ; e che questi vibrò contro di loro moltissime frecce. […] Non si fece alcun male ; e presa la fuga, montò in un naviglio, che da se si mise in viaggio. […] Le si diede il nome di Calinitide da chalinòs, freno, perchè aveva in Corinto un tempio, ov’era adorata in memoria del freno, ch’ella mise al cavallo Pegaso, quando Bellerofonte volle servirsene per combattere la Chimera.
Dante, amico non timido amico al vero ed al retto67, dopo aver narrato l’inganno di Giasone, non fa come certi lassisti 68 che scusano facilmente i così detti errori giovanili : per lui qualunque inganno dannoso al prossimo, in qualunque età commesso, è non solo meritevole di punizione, ma anche di pena maggiore dell’omicidio ; e perciò mette Giasone nella prima bolgia dell’Inferno fra i dannati che eran puniti « Da quei Dimon cornuti con gran ferze « Che li battean crudelmente di retro ; » e soggiunge : « Tal colpa a tal martirio lui condanna, « Ed anche di Medea si fa vendetta. […] « Quivi s’è quella turba predatrice « Come in sicuro albergo ricondotta, « E già sin di Cocito in su la proda « Scesa, e più là, dove quel suon non s’oda. » E così l’Ariosto collega l’antico col moderno, e fingendo che Astolfo nell’800 dell’èra volgare avesse spinto le Arpie nell’Inferno, ove Dante, 500 anni dopo Astolfo, dice di averle trovate, mette d’accordo, come se fossero una storia vera, le fantasie di tutti gli altri poeti col racconto di sua invenzione.
Secondo la favola questo Dio vagabondo trovando riunite le indicate montagne, le separò, e mise così in comunicazione le acque dell’ Oceano col Mediterraneo. […] In questa posizione poco comoda essi sclamarono : Ecco Melampigo che noi dovevamo evitare : Ercole ascoltandoli si mise a ridere, e li lasciò liberi. […] Egli levò contro i Tebani un formidabile esercito comandato da Polinice, Tideo, Capaneo, Ippomedone, Anflareo e Paride e si mise egli stesso alla testa di quell’esercito. […] Dipingevano questa Divinità con le ali sugli omeri, per alludere alla prontezza con cui mette in esecuzione i più arditi disegni. […] Essendo un giorno alla caccia sorprese Diana e le ninfe che si bagnavano e si mise a spiarle ; di che sdegnata fortemente la Dea lo cangiò in cervo Vede intanto l’irata cacciatrice.
When they met drunkards, they stupified them with their looks. […] The Luperci, his priests, ran about the streets, lashing every one they met with whips. […] Soon after forty judges met, and seated themselves in a circle on the shores of the lake. […] Perseus met them in his voyages, fought, and took them. […] Theseus met and killed two famous robbers.
E in questo tempo, secondo che dice la tradizione, il mare si mette in calma, e la tempesta rispetta la tenera prole ; ma questa calma dura solamente per quattordici giorni, che dai marinari sono chiamati dies alcyonei (giorni degli alcioni). […] Vespro o Espero, fratello o figlio d’Atlante (382), che fu trasformato in astro (la stella della sera) e creato Dio della sera, e Dio del mattino sotto il nome di Lucifero, ha cura del suo carro, e glielo mette in ordine pel tacito viaggio. […] Bene si addicono alla severa e modesta Dea le note parole che Dante mette in bocca di Virgilio : Vien dietro a me, e lascia dir le genti ; Sta, come torre, fermo che non crolla Giammai la cima per soffiar de’venti.
These were all invented by the Romans, and are not to be met with among the Grecian deities. […] On his road to Athens, Theseus met three famous robbers. […] Œdipus, uncertain whither he should go, took the road to Phocis, but he had not proceeded far, when he met on the way a chariot, on which was Laius, King of Thebes, and his armour-bearer. […] In Æolia he met with a friendly reception, and Æolus, the wind-god, gave him all the adverse winds in bags, that he might have none but fair winds to carry him to Ithaca. […] Hector was too proud to fly from an enemy; he met the ferocious Achilles, and died by his hand.
Non poteva dunque Tideo aver molta attitudine a fare il diplomatico, ma piuttosto l’Antropofago : infatti invece di conciliare, inasprì sempre più, perchè non solo altercò, ma diede di piglio alla spada nella reggia stessa ed al convito di Eteocle ; e poi inseguito da una schiera di soldati, li mise in rotta ed in fuga egli solo, lasciandone molti sul terreno malmenati od estinti. […] Quanto poi al premio promesso a Mirtilo non solo mise in pratica la massima d’insidiosa politica « Lunga promessa coll’attender corto, » ma fingendosi irritato delle indiscrete e ardite pretenzioni di lui, lo fece gittar nel mare. […] Giunto nel campo greco fu guarito da Macaone e Podalirio figli di Esculapio ; e allora mise in opera subito una di quelle freccie saettando Paride, che di quella ferita morì. […] Delle astuzie poi e delle frodi del greco Sinone per farsi credere nemico dei Greci e indurre i Troiani a portare in Troia il cavallo di legno, oltre al farne la più eloquente narrazione Virgilio, ne parla anche Dante, che mette Sinone nell’Inferno tra i fraudolenti, e fa che un altro dannato altercando con esso gli rimproveri le sue frodi, dicendogli : « Ma tu non fosti sì ver testimonio « Là ‘ve del ver fosti a Troia richiesto.
Anche Orazio mette in versi la preghiera di un ladro a Laverna, Dea dei ladri, in cui alla furfanteria è congiunta la ipocrisia colle parole da justum sanctumque videri, perchè cioè quel ladro non si contentava di rimanere impunito, ma voleva anche apparire agli occhi del mondo uomo santo e pio per ingannare più facilmente il prossimo suo.
Prima però di scendere a questa storia aneddotica, parleremo di un fatto o avvenimento straordinario, che mise in forse la potenza di Giove e degli altri Dei superiori.