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7. (1841) Mitologia iconologica pp. -243

Gl’ animali poi da svenarsi in suo onore erano bianchi bovi, da’ quali credevasi esser egli unicamente rapito. […] Perchè poi questi animali fossero stati a Marte graditi, può congetturarsi dalla generale ragione, che assegna Latt. lib.  […] come non sarà poi degno di somma lode, e compenso al cospetto di Dio, e degli uomini chi nel petto gelosamente la nudre ? […] E da chi altro poi, se non dal lor padre l’esempio appresero tanti ben nati figli di magnificar colla poesia le lodi dell’ eterno Fattore ? […] Il vario intreccio poi di essi ha prodotto le moltiplice diversità de’metri sotto distinti nomi conosciuti in quest’arte.

8. (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332

Si dice esser questo flauto che poi fu celebre sotto il nome di Palladio. […] Alcioneo aveva il potere di risuscitare, ma poi fu finalmente schiacciato da Ercole. […] Anaxandra. — Nome di una eroina, che fu poi adorata in Laconia come una Dea. […] Dalla Beozia in cui stavano queste montagne, fu poi detta Aonia tutta quella contrada. […] Baciso. — Famoso indovino che poi detta il suo nome a tutti coloro che predicevano l’avvenire.

9. (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389

Rinnovellavasi poi l’estinto fuoco co’raggi solari raccolti mercè di una lente. […] Cibèle poi era la terra ; percui, a dinotarne l’immobilità, si rappresentava seduta su di un cubo. […] Il Nettare poi (da νη priv. e κτεινω, occido), era la bevanda degl’Immortali. […] A tempo poi d’Ifito, contemporaneo di Licurgo, cioè 23 anni circa avanti la fondazione di Roma, e 776 prima di G. […] La sua chioma poi era bionda al dir di Stazio(3).

10. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316

XI, che di Inaco re d’Argo era figlia la Ninfa Io trasformata in vacca, e poi in Dea, sotto il nome di Iside ; e parimente d’Argo era re Danao padre delle Danaidi, di cui parlammo nel N.  […] Ma fu inutile questa precauzione, poichè Giove stesso trasformatosi in pioggia d’oro discese in quella torre e sposò Danae che fu poi madre di Perseo. […] Proseguendo ora il racconto mitologico delle gesta di Perseo, è da dirsi prima di tutto che dal sangue sgorgato dal teschio di Medusa nacquero molti orribili serpenti, e dal tronco o busto di essa uscì l’alato caval Pegaso, che servì poi sempre di cavalcatura a Perseo. Inoltre questo cavallo dando un calcio al terreno presso il monte Elicona nella Beozia, fece sgorgare una fonte che fu poi sacra alle Muse e fu chiamata Ippocrene, che vuol dir fonte del cavallo. […] Perseo poi è considerato come contemporaneo dei primi Giudici d’Israello.

11. (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62

Il falso poi traendo origine da immagini tutte fantastiche, ci dipinge forse meglio, che il vero istesso i trasporti delle nazioni e del tempo, quando si deificavano gli stessi esistenti, innalzando loro tempii ed altari. […] Per Saturno poi si è inteso colui, che presiede al tempo, e ne regola il corso, ingiungendoglisi questo nome dal divorare, che fa degli anni, quod saturatur annis. […] Altri poi lo ricercano nell’aria, e vogliono esser l’aere densissimo più vicino alla terra. […] L’Agostino poi esponendo la dottrina di Varrone, prende Proserpina per la stessa fecondità de’semi mandati alla terra. […] Portava poi il nome di Ecate da εκατον cento, o perchè ella veniva placata con cento vittime, o perchè desse in una erranza di cento anni coloro che dopo morte andavano insepolti.

12. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284

La qual capra fu poi da Giove trasportata in Cielo e cangiata nella costellazione del Capricorno, segno dello Zodiaco, corrispondente al solstizio invernale, e che rifulge di sessantaquattro stelle. […] Della Ninfa Melissa poi raccontano che fosse stata la prima a scuoprire il miele in un alveare dentro un albero incavato o corroso dalla vecchiezza ; e che essa poi fosse cangiata in ape. […] Quanto poi all’orgoglioso amor proprio di Narciso, la Mitologia inventò molto a proposito che egli ne fu punito coll’essersi innamorato della propria immagine, veduta nello specchio delle acque di una fonte, e che credendola una Ninfa stette tanto a guardarla che ivi morì di estenuazione e fu cangiato nel fiore che porta il suo nome. […] Stabilita la base, e lieti della prima applicazione bene appropriata, presero coraggio a metterne fuori anche altre, e diedero il nome di Ninfale a un genere di Lepidotteri diurni della tribù dei Papilionidi ; e poi al Ninfale del pioppo (N. populea) assegnarono anche un altro nome più familiare e comune, tratto parimente dalla Mitologia, vale a dire Gran Silvano. […] In Architettura poi sin dal tempo dei Classici greci e latini chiama vasi Ninfèo non solo il tempio sacro alle Ninfe, ma altresì una particolar costruzione architettonica, o fabbrica sui generis, destinata il più spesso ad uso di bagni, annessa ai palazzi e alle ville dei più doviziosi cittadini, ove, oltre le acque scorrenti in ruscelli e zampillanti in fontane (e necessariamente le vasche e i bacini), aggiungevansi per ornamento e statue e vasi e talvolta ancora un tempietto dedicato alle Ninfe.

13. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215

E che quel soggiorno fosse pur troppo inamabile, come dicono i poeti latini, e tetro, si può dedurre pur anco dal sapere che nessuna Dea o Ninfa, per quanto ambiziosa e vana, acconsentì a sposar Plutone per divenir regina ; e se egli volle aver moglie gli convenne rapirla, e poi contentarsi che ella stesse ogni anno per sei mesi con la madre o sulla Terra o nel Cielo. […] Anche Plutone aveva altri nomi ; e in principio chiamavasi Pluto, ma poi si distinse con questo nome il Dio delle ricchezze ; e Plutone re dell’Inferno fu chiamato frequentemente Orco e Dite dagli antichi poeti. Dante usò più volte la parola Dite come sinonimo di Plutone, denominando città di Dite la città del fuoco (di cui abbiam detto nel Cap. precedente) : e poi da Virgilio poeta pagano facendo chiamar Dite il gran diavolo Lucifero242. […] Aggiunge poi che ciascun’anima per essere ricevuta nella barca di Caronte doveva, per superiore decreto inesorabile, pagare un obolo ; la qual piccola tassa o rimunerazione prendeva in latino il nome di naulum, ond’è venuta in italiano la parola nolo. […] Minos e Radamanto erano figli di Giove e di Europa ; Eaco poi di Giove e di Egina.

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