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8. (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386

Cotesto poema dunque è insieme il più ingegnoso commentario del paganesimo ed il segnale più chiaro della sua decadenza. […] Più non sorgevano tribune per gli oratori ; ma i sofisti più liberamente poteano beffarsi del culto degli Dei. […] Pare che la Persia, dai Greci chiamata barbara, avesse avuto nei tempi più remoti un culto più ragionevole e più puro del politeismo d’Europa. […] Sarebbero a voi rimasi più nemici che cittadini. […] E chi omai vi getta più un quattrino di limosina ?

9. (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248

Il di loro potere era più, o meno esteso. […] Il flauto composto di più canne, che porta fralle mani, ci fa sovvenire di un avvenimento de’ più particolari di sua vita. […] Egli tentò un volo più sublime. […] Noi qui esporremo le più conosciute. […] Altri, e fra questi il Pontano, gli assegnano un sito alquanto più lungi.

10. (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389

E più di ogni altro i Poeti colla soavità de loro versi conseguirono in guisa l’ammirazione di tutt’i secoli e di tutte le nazioni, che pare spenta ogni speranza di mai più trapassarli. […] E per uso di esso dipinse un’Elena, che rappresentar dovea il più perfetto tipo della bellezza ; percui copiò da più sembianti quel che ciascuno avea di più leggiadro e perfetto. […] L’arte della guerra più che ogni altra apparteneva a questa Dea. […] Omero in più luoghi descrive or Minerva, or Teti, ed ora Venere ornate del loro peplo ; e chiama quello di Venere, più fulgido del fuoco. […] Quest’oracolo era il più veridico dopo quello di Delfo.

11. (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423

Si scuoprì alfine l’artifizio, nè più vi fu chi comperasse Metra. […] Questo Nume ivi avea altresì cento are e più di cento sacerdoti. […] Tra’ Sacerdoti di Bacco il più famoso fu Coreso. […] Questa è la più comune opinione. […] I Romani v’assegnarone de’doni ancor più ricchi.

12. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194

Se qualche pericolo v’era anticamente, o perchè il vortice e i flutti fossero più impetuosi, o per la imperizia degli antichi navigatori, certo è però che nei tempi moderni nessun più ne teme, anzi di pericoli non se ne parla nemmeno. […] « Sì che nè più si puon calar di sopra, « Nè alzar di sotto le mascelle orrende. […] Monsignor Forteguerri mise pegno d’inventarle, come egli diceva, più grosse e più straordinarie di quelle dell’Ariosto, e gli riuscì soltanto di presentarci, goffamente delineate, volgarissime caricature delle mirabili immagini ariostesche. […] Infatti l’uomo ha saputo ridurre l’elefante alla condizione del più umil somiero, e uccider balene di più di 20 metri di lunghezza, di dieci o undici di larghezza e del peso di più di 100 mila chilogrammi ; e così dimostrar coi fatti che non già la forza brutale, ma l’intelligenza, madre delle arti e delle scienze, è la dominatrice dell’Universo. […] Orazio annovera tra le più belle e mirabili descrizioni di Omero, (chiamandole speciosa miracula) quelle di Scilla e di Cariddi.

13. (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387

Ingannato dagli abiti, s’accostò più d’appresso ad Ercole. […] Era difficile il decidere quale di loro fosse la più avvenente. […] Paride volle cimentarsi co’ suoi più valorosi nemici. […] Il giuramento, che per Lei si faceva, era uno de’ più inviolabili. Numa Pompilio la considerò come la cosa la più santa.

14. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103

Perciò le ore del giorno e della notte essendo sempre uguali di numero dovevano necessariamente esser più lunghe o più corte, secondo le diverse stagioni. […] Che più ? […] Inoltre gli attribuirono un figlio che fu il più valente medico sulla Terra, e dal quale nacque una figlia che fu la Dea della Salute. […] Apollo rappresenta il principio generale delle forze della natura, che sono il primo e più sicuro fondamento della conservazione della salute ; Esculapio la scienza medica che fa l’applicazione delle cognizioni teoriche all’arte salutare, ed Igiea la conseguenza che ne deriva, che è la più felice e la più durevole conservazione della salute. […] Dal greco nome Eos che significa l’Aurora hanno i poeti formato Eoo che vorrebbe dire orientale, per indicare uno dei cavalli del sole ; e di più si son serviti di questo stesso vocabolo come aggettivo poetico, invece del più comune, cioè orientale.

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