Medea gli credette, e tosto gli diede certe erbe, coll’uso delle quali ei potesse riuscire nella propostasi impresa. […] Ercole pure non ville permettere, che gli si rendessero gli onori delsepoltura (b). […] Poco dopo sopraggiunse la peste, e gli Dei Penati gli manifestarono, che il luogo della sua antica origine era l’Italia. […] Sulla riva di quel fiume gli s’inalzò una tomba, e sotto il nome di Giove Indigete gli si rendettero gli onori divini(f). […] Là gli si celebravano certe Feste ; dette Menelee, e gli si tribucavano altri onori, come se fosse stato una delle supreme Divinità.
A parlare ordinatamente di tutti questi Dei, li divideremo in tre ordini, gli Dei del cielo, gli Dei dell’ oceano e delle acque e gli Dei della terra e dell’ inferno. […] Alcuni tra gli astri devono essere annoverati fra gli Dei della mitologia. […] Spesso anche gli si dava un cane per compagno. […] E donde si ricavan le ricchezze minerali, gli ori, gli argenti, ecc. se non di sotterra? […] Passato questo tempo, Ares gli perdonò e anzi gli diede in moglie Armonia figlia di lui e di Afrodite.
Era tenuto come il più lascivo fra tutti gli Dei. […] Morfeo figlio e ministro del Sonno era quello, che gli nomini addormentava, spruzzando gli occhi loro delle acque di Lete con fior di papavero. […] Col rumore de’ cembali di metallo prestatigli da Minerva mise in fuga sul lago Stinfalo in Arcadia gli sparvieri educati da Marte, che aveano il becco e gli ai tigli di ferro, e pasceansi di umane carni, e poscia gli uccise. […] Seppe infatti col suo canto cosi intenerire gli Dei Infernali, che gli permisero di ricondurla, a patto però di non volgersi a guardarla, finchè dall’ Inferno non fosse uscito, mai la sua impazienza il tradì, ed Euridice gli fu ritolta. […] crepitare, dal fumo, traevansi gli auguri.
E qui ricominciano gli atroci fatti e le magiche frodi. […] Ercole uccise il dragone, e presi gli aurei pomi, li portò ad Euristeo. […] Mentre egli osservava gli astri, per trame, come gli Astrologi, argomento di predizioni, gli si aperse sotto i piedi la terra che lo inghiottì, e vivo precipitò nel regno delle Ombre117. […] Ma i Troiani non vollero rendere nè l’una nè gli altri. […] Uno afferronne, « Che gli fu cena ; gli altri due con fuga « Precipitosa gionsero alle navi.
Ancora con miti descrivevansi gli avvenimenti degli uomini. […] Ora delle varie specie di mito, onde gli antichi eterodossi veneravano molt’Iddii. […] E gli si pone lo scettro in mano, chè lo imperio del Sole si distende su la terra. […] Acheloo era un fi ume di Grecia, che scorrendo tra la Etolia ed Acarnania con le sue frequenti inondazioni portava il guasto alle campagne, e continue guerre tra gli Etoli stessi e gli Acarnani. […] Caosse era il mio nome da gli antichi.
L’origine dell’ apoteosi risale all’epoca dell’idolatria, e la usarono gli Assiri, i Persiani, gli Egiziani, gli Etiopi, i Greci e i Romani. […] È noto che Alessandro il grande, non contento dei magnifici funerali pel suo amico Efestione, volle che gli fosser fatti onori divini ; laonde gli consacrarono feste, gli alzaron templi, gli offersero sacrifizj, e giunsero ad attribuirgli guarigioni ed altri miracoli. […] Furon dette vittime gli animali destinati ai saerifizj. […] Trovansi ricordati gli auguri uel Levitico perchè Mosè espressamenle li vieta. […] Da essi l’apprescro i Greci, e molto vi si distinsero in Italia gli Etruschi.
Fra tutti gli altri Oracoli di Apolló il più notabile era quello di Claro nel territorio di Colofone, perchè godeva molta rinomanza e continuò ad esser consultato anche sotto gl’Imperatori romani286), come narrano Pausania, Strabone e Tacito ; e quest’ultimo storico autorevolissimo aggiunge che il sacerdote proferiva gli oracoli in versi. […] Anche i Romani ricorrevano talora a consultare gli Oracoli della Grecia ; e lo stesso T. […] E come se tutto ciò fosse poco, vi si aggiunsero gli Augurii, di cui eran solenni mæstri gli Etruschi ; e da essi li appresero i Romani che ne facevano un uso frequentissimo negli affari pubblici e nei privati, come sappiamo anche dagli storici di Roma. […] Catone Uticense ai suoi amici che gli suggerivano (quand’egli era in Affrica armato contro Cesare) di consultare l’Oracolo di Giove Ammone, rispose, che gli Oracoli erano buoni per le donne, i fanciulli, e gl’ignoranti. […] Lo stesso Machiavelli dice chiaramente e senza bisogno d’interpretazione : « Fra tutti gli uomini laudati sono laudatissimi quelli che sono stati capi e ordinatori delle religioni. » E dopo avere attribuito gradatamente qualche parte di laude maggiore o minore secondo la diversa importanza a tutte le altre occupazioni ed arti utili alla umana società, aggiunge con forza mirabile di convinzione : « Sono, per lo contrario, infami e detestabili gli uomini destruttori delle religioni, dissipatori de’regni e delle repubbliche, inimici delle virtù, delle lettere e d’ogni altra arte che arrechi utilità e onore alla umana generazione, come sono gli empii e i violenti, gli ignoranti, gli oziosi, i vili e i da poco.