Muta o Lara figlia del fiume Almone era la Dea del silenzio. […] Gli antichi gli attribuiscono l’invenzione della scure, del trapano a mano, dell’uso dolla colla di pesce e del livello. […] La testuggine è il simbolo del ritiro e del silenzio, che a donna maritata contanto si addicono. […] Colui che rubava del mele o guastava gli alveari del suo vicino esponevasi allo sdegno di questa Divinità. […] Fu sempre nemico del vizio.
Non ebbe però la fortuna di sottrarsi del tutto all’ altrui vigilanza, mentre nel meglio del suo nero attentato fù veduto dal vigilante Batto. […] La effigie di questa Dea ha più del boschereccio, che del Divino. […] La sua immagine però ha più dell’orribile, che del di lettevole. […] Che del par lieta in calma, ed in tempesta Figlia del tempo, che l’aspetta, e guata. […] L’Orlando furioso del primo, la Gerusalemme liberata del secondo sono in questo metro i più perfetti poemi della poetica favella.
Da Nereo, e Dori, figlia del fiume Oceano, nacquero le Nereidi o Ninfe del mare. […] Dell’ Aurora, del Sole, e della Luna. […] Pallade ciò sapendo mandò l’ Invidia ad infettare Aglauro del suo veleno. […] In Roma Vertunno avea un tempio sulla piazza del mercato. […] Le Nereidi ninfe del mare appartenevano agli Dei marini.
Dominava soprattutto in questi paesi la tradizione dei due genj del bene e del male. […] Che sorta di male, dico, del quale il reo si allegra, l’accusa del quale si brama, la pena del quale per felicità si considera ? […] Solo si attende quello che è lo scopo del pubblico odio, cioè la confessione del nome e non l’esame del delitto. […] L’inlerprelazione Iroppo letterale d’alcuni Iralli del Vangelo facea, nei primi secoli della Chiesa, credere vicina la fine del mondo. […] Iotende degli spettacoli del teatro e del circo.
Tra questi si nomina, Calamo, figlio del fiume Moandro. […] Ebbe il nome di Lanuvia per cansa del tempio che aveva in Lanuvio, città del Lazio. […] I flutti la spinsero sui lido del Peloponneso. […] Inseguì un giorno un cervo sino alla spiaggia del mare. […] Pastore d’Acaja, contrada del Peloponneso.
Colei, mal comportando il ritorno del marito, gli presentò una veste nel momento, in cui usciva del bagno. […] Ivi Lampezia e Faetusa, figliuole del Sole, pascevano i sacri armenti del loro genitore. […] Esso non mai ride se non del male, nè piange che del bene altrui. […] La sua veste è logora, tinta del colore della ruggine, e aspersa di lingue simili a quelle del serpente. […] Quella risveglia l’incostanza del Giuoco ; questo indica il mal uso, che si fa da’ Giuocatori, del tempo.
Molti e molto diversi sono gli uffici attribuiti a questo Dio ; e perciò li divido in due gruppi, riunendo tra loro quegli uffici che sono più affini ; e fo centro del 1° gruppo il Dio del Sole, e del 2° il Dio della Poesia. […] Perciò le ore del giorno e della notte essendo sempre uguali di numero dovevano necessariamente esser più lunghe o più corte, secondo le diverse stagioni. I poeti non di rado rammentano i nomi dei cavalli del Sole, e le ancelle del dì, ossia le Ore. […] Apollo giurò ; ma tosto si pentì di aver giurato quando seppe il folle desiderio del figlio. […] Dal greco nome Eos che significa l’Aurora hanno i poeti formato Eoo che vorrebbe dire orientale, per indicare uno dei cavalli del sole ; e di più si son serviti di questo stesso vocabolo come aggettivo poetico, invece del più comune, cioè orientale.