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10. (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389

Ed a ciò pur mi conforta la bontà con cui l’E. […] Altri dicono che Melissèo, re di Creta, ebbe due figliuole, Amaltèa e Melissa, le quali nudrirono Giove con latte di capra e con mele. […] La folgore stessa onoravasi qual Divinità con sacre danze e con inni. […] Si dipinge come una giovane inghirlandata di fiori, con carte musicali ed un flauto in mano, e con altri strumenti appresso di se. […] Gli antichi attribuivano alla Luna la biga, ora con cavalli, ora con buoi, ed ora con muli.

11. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Perciò questi due fratelli, oltre all’esser rappresentati con cavalli bianchi e con un’asta in mano, si vedono spesso, specialmente in pittura, con una stella sopra la fronte. […] Con tal funesto augurio incominciò egli a regnare. […] Edipo passò di là, e la Sfinge lo fermò e gli diede a indovinar quest’enigma : Qual è quell’animale che la mattina va con quattro piedi, a mezzogiorno con due, e la sera con tre ? […] Ma il modo con cui Pelope ottenne la sposa non è senza delitto. […] Tutti gli altri guerrieri che partirono dalla Troade o con Menelao o con Agamennone, giunsero salvi nella Grecia.

12. (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387

Sofocle non ne fece parola con alcuno. […] Qesto Eroe combattè con Diomede, figlio di Tideo e di Deifile, e ne rimase colpito con un sasso. […] Eglino durante la guerra de’ Messenj cogli Spartani si cuoprirono con bianca veste, con berretta sul capo, e con picca in mano. […] Questa Divinità venne spesso confusa con Tenti e con Dice. […] V’è chi la dimostra coperta con veste di colore cangiante, con un mantice nella destra per accendere il fuoco, con una corda nella sinistra, e con un Camaleorite appresso di se.

13. (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423

Vi presiedevano sedici matrone con altrettante serve. […] Con una mano stringe pure una corona d’alloro, e tratra coll’altra un arco con varie frecce, ovvero una lira. […] Ella quindi rappresentasi o con tre figure unite, o con un corpo solo, ma questo con tre teste, e quattro braccia (e). […] Portavano in processione la predetta statua con tutta la pompa. […] Diana, considerata come la Dea della caccia, rappresentasi con una mezza luna sulla fronte, calzata di coturni, con arco e turcasso, e con un cane a’suoi piedi.

14. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194

Le Sirene, credute figlie del fiume Acheloo e della ninfa Calliope, erano rappresentate dalla testa ai fianchi come donne e nel rimanente del corpo come mostruosi pesci con doppia coda224. […] « Messo il puntello, e fattosi sicuro « Che’l mostro più serrar non può la bocca, « Stringe la spada, e per quell’antro oscuro « Di qua e di là con tagli e punte tocca. […] « Dal dolor vinta, or sopra il mar si lancia, « E mostra i fianchi e le scagliose schiene ; « Or dentro vi s’attuffa, e con la pancia « Muove dal fondo e fa salir l’arene. […] « E con quella ne vien notando in fretta « Verso lo scoglio, ove fermato il piede, « Tira l’àncora a sè, che in bocca stretta « Con le due punte il brutto mostro fiede. […] « Con Melicerta in collo Ino piangendo, « E le Nereidi coi capelli sparsi, « Glauci e Tritoni, o gli altri, non sappiendo « Dove, chi qua, chi là van per salvarsi.

15. (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393

Indi emigra in Tessaglia con gli Arcadi, detti Pelasgi. […] 162 L’armata dei Greci era composta principalmente di guerrieri di Micene, d’Ornea, di Corinto, ec. condotti da Agamennone, capitano supremo che aveva 100 navi ; di Lacedemoni, condotti da Menelao con 60 navi ; quei d’Argo, Epidauro, Tirinte, Trezene, Ermione, condotti da Stenelo, Eurialo, Diomede, con 80 navi ; i Messenj di Pilo e di Ciparisso, da Nestore con 90 navi ; Ateniesi, da Menesteo con 50 navi ; di Megara e di Salamina, da Ajace Telamonio, con 12 navi ; Locresi, da Ajace d’Oileo, con 40 navi ; di Calcide, Calidone, ec. da Toante re d’Etolia, con 40 navi ; Mirmidoni, Elleni, Achei, da Achille re di Larissa, con 50 navi ; di Metone, di Melibea, ec. da Filottete con 7 navi ; i Magnesiani del Peneo, da Protoo, con 40 navi ; di Zacinto, Nerito, Cefalonia, Itaca, da Ulisse con 11 navi ; Cretesi, da Idomeneo e Merione con 80 navi ; Rodiani, da Tlepolemo, figlio d’Ercole, con 9 navi. — Erano insiem coi Trojani, e condotti tutti da Ettore figlio di Priamo, i Dardanii, con a lor capo Enea figlio d’Anchise, gli abitanti di Zelea sull’Ida con Pandaro figlio di Licaone, i Misii con Cromio, i Frigii con Ascamo e Foreide, i Paflagonii con Pilamene, i Carii con Naste, i Licii con Sarpedonte e Glauco, i Traci con Piroo ed Acamante. […] Gli storici congetturano, con molto fondamento, che questo Menete sia lo stesso che Misraim, figlio di Cam.

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