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7. (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -

Fu sempre gelosa della sua bellezza e degli omaggi degli uomini. […] Il loro ufficio si era di filar la vita degli uomini. […] Egli fu che formò i primi uomini di terra e di acqua. […] Riunite che n’ebbero buon numero, quelle gettate da Deucalione si convertirono in uomini e quelle gettate da Pirra in donne. […] Divenuta grande ella abborrì per molto tempo la compagnia degli uomini e non gustava altri diletti se non quelli della caccia.

8. (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332

Egli fu il terrore degli uomini e degli Dei, i quali lo cangiarono in mandorlo che produceva un bellissimo frutto. […] Soprannome dato a Cererc come Dea dell’Agricoltura che fecondando la terra nutrisce gli uomini. […] Attendevano alla guerra e abitavano senza uomini. […] Anti-Dei. — Genii malefici che ingannavano gli uomini per mezzo delle più seducenti illusioni. […] Atea o Ata. — Dea malefica che spingeva gli uomini nelle sventure turbando loro la ragione.

9. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72

Ma gli antichi Pagani ammettevano nei loro Dei non solo difetti, ma pur anco azioni talmente nefande che sarebbero punibili tra gli uomini nella civil società. […] Prometeo col favore di quegli Dei che eran più amanti e protettori dell’ingegno e delle arti, rapì dal Cielo, o come altri dicono, dal carro del Sole, una divina scintilla di fuoco, e con essa animò le sue statue, e le fece divenire uomini viventi e parlanti. Giove che intendeva riserbato esclusivamente a sè stesso il potere di crear gli uomini, punì crudelmente Prometeo col farlo legar da Vulcano ad una rupe del monte Caucaso, e di più col mandare ogni giorno un avvoltoio a rodergli il fegato, che di notte gli rinasceva e cresceva, per render perpetua la pena di lui. […] Il fuoco poi, come dice Bacone da Verulamio, è la mano delle mani, lo stromento degli stromenti, l’aiuto degli aiuti di tutte le arti degli uomini. […] Mille ragioni non che una aveva Giunone sua moglie di lamentarsi e stizzirsi della violata fede coniugale di suo marito ; e gli uomini stessi non ebbero a lodarsene e a crescergli venerazione, trovandosi molte famiglie dei mortali involte in gravi sciagure per colpa di Giove.

10. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXI. Il Genio e i Genii » pp. 232-241

Dopo aver detto che un Genio particolare presiedeva alla vita di ciascuna persona e l’accompagnava e dirigeva dalla culla alla tomba, considerando l’indole diversa degli uomini, o buona o rea, furono indotti a credere che esistessero Genii buoni e benefici e Genii maligni e malefici, che fossero in lotta tra loro per avere il predominio sul mondo in generale e sugli esseri umani in particolare271). […] Il popolo generalmente considerava questi Dèmoni o Genii come Dei che regolassero le vicende della vita degli uomini ; e dagli effetti li distingueva in agatodèmoni e in cacodèmoni, cioè in buoni e in cattivi spiriti. […] Aristotele, il maestro di color che sanno, come lo chiama Dante, divise gli Immortali in Dei e in Dèmoni ; e i mortali in Eroi e in uomini. […] Quando poi i Pagani divenner Cristiani, confusero i Genii buoni cogli Angeli, e i cattivi coi Diavoli 277), trovandovi grandissima rassomiglianza quanto alle attribuzioni e agli effetti sulla vita degli uomini. […] Euclide filosofo socratico asserisce che ognuno ha due Genii che spingono gli uomini, l’uno al bene e l’altro al male.

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