Quindi significa il cielo stesso, o la parte più alta e risplendente del cielo, dov’è la sede di Giove e degli altri Dei. […] Da’ Cretesi il giorno stesso chiamavasi Giove(2). […] Omero(2) riferisce, avere Apollo stesso edificato quel tempio, e che vi diedero opera ancora Agamede e Trofonio, fig. dello stesso Apollo. […] Alcuni vogliono che Paride stesso uccise Achille ; ed altri, che Apollo diresse il suo dardo. […] Presso Troia uccise Antiloco, fig. di Nestore, ed egli stesso fu ucciso da Achille.
L’uomo non uscì dalle mani del Creatore nè selvaggio, nè parvolo, ma invece adulto e virile, educato nella scuola dello stesso Dio per vie tutte misteriose ed arcane. […] E dall’altra parte quando l’uomo fosse venuto selvaggio o parvolo, sprovveduto di siffatti elementi, non potendo da sè stesso porgere amica mano ai suoi bisogni, senza avere speranza d’incivilirsi, perpetuandosi invece in tale stato tra le selve, ivi avrebbe sempre vivuto vita selvaggia, o vi sarebbe peruto nell’abbandono di sè stesso e nella debolezza di sua vita. […] Sotto quest’empie favole va occulto un significato assai bello ; perciocchè l’etere generando tutte le cose per sè stesso, non ha d’uopo de’virili, onde generare per le vie ordinarie. […] Ora parimenti, poichè non è sì grande la nota della mia confusa figura, in me sembra lo stesso ciò che è d’avanti e ciò ch’è di dietro. […] Lo stesso della donna mercè di Libera.
In somma è un mostro, che da se stesso si macera, e da tutti è detestato. […] Avevano il becco di ferro, e dal rostro lanciavano delle particelle dello stesso metallo. […] Fu un punto stesso l’esser ferito, e morire il figliuolo di Peleo. […] Alla Necessità lo stesso Giove, al dire di Filemone, fu soggetto. […] Pandora è lo stesso che la Natura nello stato dell’innocenza.
Questo ancora nello stesso troverete esattamente descritto. […] Fù però oscurata la sua gloria, ed umiliato il suo orgoglio dal suo stesso marito pel seguente motivo. […] Espressivo di molto è il tipo di Cerere, benche presso diverse nazioni non fù costantemente lo stesso. […] Se dunque tanti danni cagiona impari ognuno a non essere il flagello di se stesso rammentandosi in qualunque dura circostanza di quel, che scrisse Giobbe al 5. […] Qual più nobil modo di lodare senza adulazione, e di destar la vanità senza avvilirsi ci esibisce questo altro squarcio delle stesso Temistocle.