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9. (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387

Altri vogliono, che sia stata notte persette giomi continui (e). […] Dicesi, che in quella guerra sia anche morto un certo Calcodone, ch’erasi unito con Ercole, e che da questo sia stato onorevolmente sepolto(e) (12). […] Dicesi, che sia morto d’una puntura di serpente, mentre viaggiava per l’ Arcadia. […] Benchè il timo sia erba bruschissima, e molto arida, tuttavia le Api pucchiano da quella il mele. […] Tal’è il carattere del Gelòto : per quanto egli sia certo della fede altrui, vive però sempre nel tiniore, e sempre ne diffida.

10. (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389

E diceasi moglie di Giove, perchè l’aere, o sia Giunone, ha molta somiglianza coll’etere, ch’era Giove. […] Laonde alcuni affermano che Ηρα sia detta quasi αηρ, per metatesi, o trasposizion di lettere. […] Heyne dice che per Giunone s’intende l’atmosfera, o sia l’aere inferiore, come per Giove, l’etere che all’aria soprasta. […] Vi è chi crede ch’essa sia la stessa cosa che il Dio Termine, confondendo gli Ermi ed i Termini. […] Palefato vuole che sia nata la favola dall’aver Niobe posta una sua statua di pietra sul sepolcro de’ suoi figliuoli.

11. (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -

Vogliono alcuni che Proteo sia stato re d’Egitto saggio ed avveduto. […] Si vuole che il suo culto sia stato trasportato in Italia dai Lacedemoni. […] Si pretende che sia miserabile e che ogni uomo abbia il suo. […] Si vuole che Esculapio sia lo stesso che il Sole considerato sotto i benefici rapporti di Dio della salute. […] Vien anche asserito che questo musico innalzò il primo altare del quale sia stato onorato Mercurio nella Grecia.

12. (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332

Ma nessuna di queste date è certa, quantunque l’ultima sia la più probahite. […] Una religione, qualunque essa sia, fa che un popolo sia civile. […] È comune credenza di molti mitologi che ella sia la Dergeto dei Babilonesi e la Venere dei Greci. […] Essi dettero una luminosa prova del loro duplice ingegno nella città di Delto, sia per la meravigliosa costruzione del famoso tempio ; sia perchè aveano trovato il modo di rubare giornalmente i tesori di quel re. […] Le Arpie erano in gran numero, sebbene il nome di sole sei o sette sia più comunemente conosciuto.

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