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7. (1841) Mitologia iconologica pp. -243

La III classe abbracciava tutti que’Dei, che riconoscevano la loro origine da qualche donna mortale esibitasi a qualche Dio, oppure da uomo mortale unito a qualche Dea, detti Dei Ascrittizii. […] Nè solo così fieramente puniva ella chiunque rivolgevasi direttamente contro il suo pudore, ma ancora chi osava insidiare qualche seguace sua Ninfa. […] Suole altresì dopo la proposizione invocarsi da poeti qualche Nume in soccorso ad esempio di Virgilio, che nel 1 delle Georg. […] Con esso perchè più esteso può facilmente formarsi qualche lavoro. […] Quindi è, che appena qualche estemporaneo di gran polzo si prova a trattarlo, mentre le sue difficoltà anche al tavolino rendonsi laboriose.

8. (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423

Questa Festa seguiva qualche tempo dopo la semina (b). […] La di lui beretta era formata della pelle di qualche bianca pecora, ch’egli avea sacrificato a Giove. […] A qualche distanza d’intorno le donné con danze e canti festeggiavano la sacra ceremonia. […] Sapeva, che quando facevasi qualche promessa nel tempio di Diana, non v’avea più maniera di dispensarsene. […] La disuguanglianza de’natali tenne il di lui cuore ondeggiante per qualche tempo.

9. (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389

E’ fama che Mercurio fu per qualche tempo allattato da Giunòne, e che dal poco latte per caso caduto dalla bocca di lui si fosse formata la via lattea. […] Or dopo qualche tempo fu Paride conosciuto per figliuolo di Priamo e però accolto nella reggia. […] Lo sparviere ed il passere l’erano pur consacrati, e qualche volta veggonsi presso le sue statue. […] Minerva è pur qualche volta celebrata per l’avvenenza della forma ; ma di rado i poeti ne lodano la chioma di bellezza. […] Alla custodia di quel fonte stava un dragone di strana grandezza ; de’ quali ritroviamo moltissimi nelle vecchie favole, destinati a guardar qualche giardino, edificio o antro, anzi a rappresentare il Genio di qualche luogo.

10. (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386

Sparsa dappertutto di monumenti e di tradizioni, ell’era come il Panteon dell’universo pagano, nè vi si potea muover passo senza abbattersi in qualche capolavoro delle arti, posto a consacrare una tradizione religiosa. […] In tutti gli angoli dell’universo, qualche antico rito, qualche superstizione locale conservava tutto il suo potere : intieri popoli erano ingolfati nella più crassa ignoranza, e troppo erano istupiditi per poter diffidare d’alcuna impostura che tuttavia mirasse a tenerli soggetti. […] È stato in nostro potere, disarmati e non ribelli, ma solamente separandoci da voi altri, il combatter contra di voi ; mentre, se tanta moltitudine d’uomini si fosse distaccata da voi e ritirata in qualche remoto angolo del mondo, certamente avrebbe la perdita di tanti cittadini, qualunque noi siamo, svergognato il vostro impero ; anzi collo stesso abbandonarlo l’avrebbe punito. […] Discorrono in quella guisa che discorre chi sa che il suo Signore l’ascolta ; poichè, data l’acqua alle mani, e posti i lumi, e invitato ciascuno a cantare al Signore o qualche cosa delle divine Scritture, o di proprio genio ; quindi si prova come veramente abbia bevuto. […] Tacito pretendeva che sussistesse ancora qualche costumatezza nelle province ; ma è da notare che queste province già cominciavano a divenir cristiane ; e noi poniamo invece il caso che il Cristianesimo non si fosse mai conosciuto, e che i Barbari non fossero usciti dai loro deserti.

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