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8. (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386

Quando la luce del Cristianesimo spuntò nell’Asia, i Romani, ch’erano divenuti il popolo dominatore dell’universo, già da lungo tempo vedevano svanire le antiche loro credenze. […] Ma l’incredulità s’era già da molto tempo intrusa fra i sacerdoti, ed avea fatto grande avanzamento per cagione delle sventure del paese. […] Vinti dall’esempio di nazioni intiere soggiogate prima di loro, cadono pur essi a piè del Cristianesimo, che in premio del pentimento lor promette l’immortalità, e già fa lor copia della speranza. […] Nelle furie dei baccanali non si perdona neppure ai Cristiani già defunti : anzi quegli estraggono dal riposo del sepolcro, dall’asilo sicuro della morte, già divenuti un’altra cosa e non interi, e li lacerano, e li dispergono. […] E già quella di Gesù Cristo ristabiliva tutte le basi morali.

9. (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332

Considerevole è il numero dei dizionarii della Favola ; famosi e chiari scrittori ; ingegni profondi di tutte le nazioni ; rinomati e dotti uomini, italiani e stranieri ; ànno già pubblicate opere simili alla nostra. […] All’età di nove anni avevano già nove cubiti di grossezza e trentasei di altezza. […] Giocasta infin. già tua sorella, e cara. […] Stando nn giorno su di un vascello i marinai vollero ucciderlo per derubarlo, e già lo avevano legato per farlo morire ; quand’egli chiese in grazia di suonare un’ultima volta il liuto. […] Arteride. — Una delle più strane tradizioni della mitologia Egiziana racconta che Arteride fosse figlia d’Iside e di Osiride, e che il suo concepimento avvenisse in modo affatto particolare e incredibile ; imperocchè il padre e la madre di lei, i quali erano stati concetti nello istesso alvo e nell’istesso momento si erano di già maritati nell’utero materno per modo che Iside nascendo era già gravida d’ Arteride.

10. (1836) Mitologia o Esposizione delle favole

Ilia o Rea Silvia madre di Romolo e Remo era figlia di Numitore già re di Alba. […] Questi che già gli aveva promesso con giuramento qualunque cosa gli avesse chiesto, dopo aver cercato per ogni modo di dissuaderlo, fu suo malgrado costretto ad accordarglielo. […] Con pari ardore si mise Apollo ad inseguirla, e già slava per raggiugnerla, quando frodate vide del tutto le sue speranze; perciocchè ella al padre raccomandandosi fu tramutata in alloro. […] I Titani e Tifeo vi furono profondati, come è già detto nel Capo III, per avere osato di far guerra a Giove. […] Si volse allora questi ad Agamennone con aspre ingiurie e già la mano pur gli era corsa alla spada, ma fu da Pallade trattenuto.

11. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316

Se gli storici pongono Argo fra le più antiche città della Grecia, trovano la conferma della loro asserzione nelle tradizioni preistoriche della Mitologia, poichè abbiamo già veduto nel N.  […] Il solo modo di render bugiardo l’Oracolo era troppo crudele, cioè di uccider subito la figlia ; e Acrisio non fu così snaturato come furono in appresso Aristodemo ed Agamennone, i quali non esitarono ad uccider le loro figlie, non già per salvarsi la vita, ma per ambizione di regno. […] Dante asserisce che a tempo suo la Gorgone era già all’Inferno da lunga pezza ; e ci racconta che egli ebbe una gran paura, quando nel far laggiù quel suo celebre viaggio, le tre Furie infernali vedendolo da lontano dall’alto di una torre : « Venga Medusa, sì ‘l farem di smalto, « Gridaron tutte riguardando in giuso ; « Mal non vengiammo in Teseo l’assalto. » E non era un timor panico il suo, perchè Virgilio stesso gli disse tosto : « Volgiti indietro, e tien lo viso chiuso, « Chè se ‘l Gorgon si mostra e tu ‘l vedessi, « Nulla sarebbe del tornar mai suso. » Quanto poi alle belle arti sappiamo che gli antichi rappresentavano la testa di Medusa nell’Egida, e talvolta nell’usbergo della Dea Minerva ; e Cicerone rimprovera a Verre, tra gli altri delitti e sacrilegii, di avere involato una bellissima testa anguicrinita di Medusa, distaccandola dalle porte del tempio di Minerva in Siracusa49. […] Non v’è però da spaventarsi a veder queste Meduse, perchè son piccoli animali marini gelatinosi, e fosforescenti durante la notte, nè producono altro maligno effetto, non già a vederli, ma a toccarli, che quello stesso dell’ortica, e perciò si chiamano ancora volgarmente Ortiche di mare.

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