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6. (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -

Il dio Pane ed il vecchio Sileno gli camminavano a lato. […] Pane era dio dei caceiatori, dei pastori e di tutti gli abitanti delle campagne. […] Molti confondono Pane col dio Silvano e col dio Fauno. […] La celebrità ch’egli si era acquistata il fece riguardare insieme a suo padre Apollo qual dio della medicina. […] Nerina era la dea del rispetto e della venerazione ; Como era il dio de’conviti e de’ balli notturni.

7. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183

Il nome di Nettuno, dio e re del mare deriva, come dice Varrone, da un verbo latino (nubere), che significa velare o cuoprire, perchè il mare ricuopre la maggior parte (precisamente tre quarti) della superficie terrestre214). […] Tra queste convien rammentare la dea Leucotoe, il dio Palemone e il dio Glauco. La dea Leucotoe era in origine la regina Ino moglie di Atamante re di Tebe ; e il dio Palemone il suo piccolo figlio chiamato Melicerta.

8. (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62

Perciocchè nè in un’opera così preclara e piena di tanta dignità ardiscono sotto il nome degl’ Iddii e delle Dee attribuirne qualche parte alla Dea Cloacina(2), o a Volupia, che dalla voluttà si ebbe questo nome ; o alla Dea Libentina, che fu così detta dalla libidine ; o al dio Vagitano, che presiede a’vagiti degl’infanti ; o alla dea Cunina, che tutela le cune di loro…… Nè stimarono commettere ad un solo nume la tutela de’ campi ; ma rura alla dea Rusina ; le giogaie de’monti al dio Giogatino ; i colli alla dea Collina ; le valli a Vallonia. […] E non sembrando loro essere bastante quella Segezia per conservare le biade dal pullulare in erba fino ad aridirsi le spighe, fecero preside Proserpina a’frumenti germoglianti ; a’gambi, e nodi degli steli il dio Nodoto ; allo involucro de’gusci la dea Volutina ; alle spighe uscenti fuori la dea Patelena(5) ; alle biade eguagliantisi sul prato con le nuove spighe la dea Ostilina(6) ; a’ frumenti nel tempo di fiorire la dea Flora(1) ; quando vanno in latte il dio Latturno ; quando maturi la dea Matura(2) ; quando vengono arroncati la dea Roncina(3). […] Mitografia mistica, ossia favolosa — ed in questa si finsero molte cose contra la natura e il decoro degl’immortali, una diva dal cervello di Giove, Minerva ; un dio dalla coscia dello istesso Giove, Bacco ; un’altro dalle gocciole del sangue, Pegaso cavallo alato, che si voleva nato dal sangue di Medusa ; e volando poscia nel cielo fosse collocato tra le costella zioni ; e molti altri Iddii, che si vollero adulteri, presedere al furto, servire a gli uomini. […] A Giove si dava per figlio il dio Bacco.

9. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — II. Il Caos e i quattro elementi » pp. 11-14

Dopo che Esiodo aveva asserito che il Caos esisteva prima di tutti gli Dei, vennero altri a dire che il Caos stesso era un dio, ed aggiunsero che egli era stato l’ordinatore dell’Universo ; ed una volta che lo avevano personificato, dìssero ancora che aveva figli e che la sua moglie era la Notte. […] Qual fosse questo Dio non lo sa, poichè poco dopo soggiunge : qualunque degli Dei foss’egli stato (quisquis fuit ille deorum) ; e nei Fasti fa dire al dio Giano che gli antichi lo chiamavano il Caos, e che poi si trasformò in membra e aspetto degni di un nume (Fasti, i).

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