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7. (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389

Oltre a ciò agli uomini donò un tal fuoco, e loro mostrò la maniera di farne uso. […] Celebre nelle favole è la guerra che Minos portò agli Ateniesi. […] Omero gli dà dodici figliuoli ed altrettante figliuole ; e lo chiama caro agli Dei. […] Giova infine avvertire che il Fato dicevasi in riguardo agli Dei ; la Fortuna, per riguardo degli uomini. […] La voce Apollo (Απολλων) viene da un verbo greco che significa perdere (απολλυμι), e par che voglia dire apportator di rovina, perchè il soperchio calore del Sole è dannoso agli animali ed apporta agli uomini frequenti morbi.

8. (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387

La prima cura di lui fu quella di sacrificare quella giovenca agli Dei patrj di quel luogo. […] Achille però non potè sempre starsene ivi celato agli occhi altrui. […] Costui avea insultato ad Ulisse, ed avea somministrato delle armi agli amanti di Penelope, affinchè si difendessero. […] Que’di Elea consideravano Pelope tanto superiore agli altri Eroi, quanto lo era Giove relativamente agli altri Dei(b). […] L’ Incostanza finalmente tiene in mano la Luna, perchè anch’ essa agli occhi nostri seinbra mutabilissima.

9. (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248

Le corna del toro dovevano essere più vicine agli occhi per potersi difendere a colpo sicuro. […] Figlia della Fortuna comandava agli Dei, ed agli uomini. […] Finalmente conquistò i pomi d’oro, che stavano agli orti dell’Esperidi guardati da un dragone che ammazzò. […] Egli si rendette formidabile agli Dei medesimi. […] Funesto spettacolo agli occhi di un vecchio padre, di una madre, d’una sposa !

10. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

E forse per questa fine ingloriosa non ebbe egli dopo la morte quegli onori divini che solevano prodigarsi agli altri Eroi. […] Questo culto per Ercole fu accolto e si conservò in appresso in Roma sino agli ultimi tempi del Paganesimo. […] Gli antichi dissero che non andò al Tartaro ma agli Elisii, e che in Grecia aveva un Oracolo dei più celebrati e rendeva responsi dei più veridici. […] E incominciando dal re dei re, troviamo che a lui più funesto che agli altri fu il ritorno in patria. […] Quindi è fondata sulla credenza che gli Dei manifestino agli uomini la loro volontà e le loro intenzioni con certi segni sensibili più o meno evidenti.

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