It is the will of Cupid she should be removed to a delightful palace in the midst of a garden in one of the islands, not far from the place where she now is.” […] Not far from Lystra was the province of Phrygia. […] Their story was told far and wide, and their virtues were held in respect. […] Ino, the eldest daughter of Cadmus, was married to Athamas, who had a little kingdom of his own, not far from Thebes. […] Calliope related that not far from the place where they were seated, in the valley below, a fountain had lately gushed from the rock long sealed and dry.
Tartarus was supposed to be as far below Hades as the earth is distant from the skies. […] Far more extensive was the worship of this goddess at Rome under the name of Victoria. […] Geryon inhabited an island in the far west in the region of the setting sun. […] Favored by gentle breezes they soon reached their destination in the far west. […] The heavens were far above, peopled by supernatural beings.
Alla morte d’Ifigenia è prezzo dell’opera il far precedere alcune notizie che riguardano questo sacrifizio. […] è necessità far tua voglia: pendiamo dal tuo cenno. » Ecco Giove confuso col destino. […] Io parlo, e fo quel che si dee fra noi, Ma tu sol muggi, e fai quel che far puoi. […] Molte immagini, onde può far tesoro il pittore, mi è sembrato che adornino questo mitologico racconto, che per vostra utilità, seguendo il mio costume, ho ardito tradurre. […] Non dee far maraviglia dunque che tante insigni sculture lo adornassero, come l’ApoUine di Vaticano, e la celebre statua del Gladiatore Borghese.
Altri vogliono, che Giunone per far perire Ercole abbia impegnato Ecate a far comparire quel leone, e che Iride lo abbia portato sul monte Ofelta, dove il primo giorno divorò un pastore, detto Apesanto. […] Teseo se ne andò alla volta d’Atene, nè stette molto a trovare occasioni di far prova del suo valore. […] Usò egli la precauzione di far turare a tutti i suoi compagni con cera le orecchie, onde non udissero il canto fatale di quelle. […] Si voleva far intendere che l’utile consiglio nasce non solo dall’esperienza, ma anche dallo studio ; e però si diede in mano a tale Divinità un libro. […] Pausania finalmente dice, ch’ella mostravasi anche in atto di portare Pluto fanciullo, per far intendere, che da essa dipende il possesso d’ogni ricchezza.
Ma gli Eroi di questa impresa per far lo stesso viaggio marittimo che fece Frisso sulla groppa del suo impareggiabile montone, furon costretti a costruire ed armare una nave che fu creduta la prima inventata dagli uomini, e celebrata perciò con lodi interminabili da tutti gli antichi. […] Convenne far diverse fermate per prender, come suol dirsi, paese, ossia per avere a mano a mano opportune notizie riferibili al luogo e allo scopo del loro viaggio, ed anche per rinnovare le loro provvisioni da bocca, perchè Ercole, oltre ad essere il più forte e robusto eroe, era anche il più gran divoratore, e mangiava per cinquanta, bevendo ancora in proporzione ; e perciò gli avevan messo il soprannome di Panfago, che vuol dir mangia-tutto. […] Gli Argonauti non furon troppo dolenti di perder la compagnia del loro carissimo Panfago, perchè poteron procedere più speditamente, alleggerita di quel grave peso la nave, e senza doversi così spesso fermare a far nuove provvisioni da bocca.
La migliore spiegazione (soggiunge Heyne) che far si possa delle Favole, è quella di presentarle quali furono, seguendone la traccia e le alterazioni dalla prima invenzione sino a noi. […] Quel re dell’ oracolo di Fauno, di cuì parleremo altrove, udi che per far cessare quelle desolazione conveniva placaro Cibele col sacrifizio di due vittime, nate da una sola giovenca. […] Ciane voleva palesare a Ceiere quanto le era avvenuto, nè potendo farlo colla voce, supplì col far comparire’ una fascia, caduta a Proserpina in quelle acque. […] L’ una e l’altra risolvettero di far mangiare a Politecno l’unico suo figliuolo, Iti. […] Sul far del giorno Admete s’ accorse, che mancava nel tempio la statua.
Too many of these fictions are unfit to meet the eye of innocence, but so far as any of them convey a moral, so far as they throw light upon the history of mankind, so far as they have been incorporated in our literature, either with the design of instruction or of ornament, they require to make a part of useful education. […] Not far from the abode of Pluto was the tribunal, or judgment-seat of Minos, Eacus, and Rhadamanthus, who pronounced sentence upon the dead. […] Troy was not far from the Hellespont, near the Promontory of Sigæum, between the river Simois and Scamander, at the distance of four miles from the sea shore. […] Far beyond the path of day. […] Not far from the temples, were buildings, in which the heads of human victims offered in the sacrifices were preserved.
Quivi fu calunniato malignamente dalla regina Stenobea ; e Preto per le accuse della perfida moglie (volendo per altro schivare l’odiosità di farlo morire egli stesso senza apparente motivo), lo mandò da suo suocero Iobate re di Licia, con una lettera chiusa, che consegnò a Bellerofonte stesso, dicendogli che era una commendatizia, mentre invece conteneva la commissione di far morire il latore di quella. […] Su queste stesse idee di Iobate eran fondati nei secoli barbari del Medio Evo i così detti Giudizi di Dio, pretendendosi che la Divinità dovesse sempre intervenire a dar la vittoria all’innocente e a far perdere il reo.
Before we give the history of Jupiter, it may be proper to speak of Saturn and Cybele, his parents, although their rank was far inferior to his own. […] “Behold the blood, which late the grass had dy’d, Was now no blood; from which a flower full blown, Far brighter than the Tyrian scarlet shone, Which seem’d the same, or did resemble right A lily, changing but the red to white.” […] High, eminent amid the works divine, Where heaven’s far beaming brazen mansions shine. […] When Neptune had formed the bull, he observed that the eyes were too far from the horns to insure an effective blow. […] One of her hands held a legend upon which was written, Far and Near.
Dopo aver narrato che i golosi son puniti nel Purgatorio con una fame canina resa più acuta dal vedersi dinanzi agli occhi, come Tantalo nell’ Inferno pagano, i pomi e l’acqua senza poterne gustare ; il qual tormento rendeva talmente magre e scarne quelle anime, che « Negli occhi era ciascuna oscura e cava, « Pallida nella faccia e tanto scema « Che dall’ossa la pelle s’informava, cominciò a pensare « Alla cagione ancor non manifesta « Di lor magrezza e di lor trista squama ; » e non potendo trovarla da sè, finalmente, fattosi coraggio, domandò a Virgilio : « ……Come si può far magro « Là dove l’uopo di nutrir non tocca ? » E Virgilio a lui : « Se t’ammentassi come Meleagro « Si consumò al consumar d’un tizzo « Non fora, disse, questo a te sì agro. » Ma accorgendosi Virgilio che con questo esempio pretendeva di spiegare un mistero con un altro mistero, citò ancora un fenomeno fisico : « E se pensassi come al vostro guizzo « Guizza dentro allo specchio vostra image, « Ciò che par duro ti parrebbe vizzo. » E per quanto anche il poeta Stazio, a richiesta di Virgilio, gli desse bellissime spiegazioni scientifiche sulla generazione dell’uomo, sull’unione dell’anima col corpo e lo stato di essa dopo la morte, nulladimeno non sembra che Dante rimanesse tanto convinto quanto altra volta che Virgilio gli disse : « A sofferir tormenti e caldi e geli « Simili corpi la Virtù dispone « Che come sia non vuol che a noi si sveli. » E così con esempii mitologici, cattolici e scientifici viene a far conoscere che spesso s’incontrano nelle umane cognizioni misteri inesplicabili.
Spiacemi che il mio umile assunto e lo scopo principale a cui è diretto questo lavoro m’impediscano di estendermi in osservazioni generali, e mi obblighino invece di aggiunger soltanto spiegazioni al racconto dei molteplici fatti particolari che più ne abbisognano ; ma ho voluto premetter questi brevi cenni per far conoscer la necessità di studiare i tempi eroici, che sono come il Medio Evo fra la Mitologia e la Storia, e che perciò hanno la stessa importanza per le origini storiche dei popoli antichi che il Medio Evo per le origini della moderna civil società. […] E a far questo ci aiuteranno diverse celebri imprese a cui intervennero quasi tutti gli Eroi contemporanei, che i Mitologi ed i Poeti si son dati cura di rammentare : tali sono la caccia del cinghiale di Caledonia, la spedizione degli Argonauti, la guerra di Tebe o dei 7 Prodi, e finalmente la guerra di Troia.
Molte di quelle Ninfe a cui fu dato un nome proprio dai Mitologi e dai poeti furono da noi rammentate sinora : qui torna in acconcio di far parola di qualche altra che non troverebbe luogo più opportuno altrove. […] Infatti, anche gli Scienziati trovarono da far nuove applicazioni del significato di questo nome e da formarne vocaboli derivati e composti.
This explanation is, however, far fetched and improbable. […] She was so far deprived of speech, that she could only repeat the last words of every sentence which she heard. […] She begged the Earth to plant them in her gardens, which extended as far as Mount Atlas. […] From the level of the plain below, a semicircular excavation ascended far up on the slope of the hill. […] The celestial pair advanced along the high plains in the neighborhood of Lake Titicaca, as far as the sixteenth degree of south latitude.
Le principali appo i Greci erano quelle di Adone, di Bacco, di Minerva, di Cerere, nel tempo delle quali era vietata ogni specie di lavoro, nè si potevano far leve di soldati, muover guerre o punire i colpevoli. […] Aveva il diritto di accordare sicuro asilo ai colpevoli che appo lui si rifugiavano, e di far grazia a quelli che, andando al supplizio, erano da lui incontrati per via.
Così Perseo volando e coperto di armi divine si accostò non visto a Medusa e le tagliò la testa, che dipoi portò sempre seco e se ne servì utilmente per far diventar di sasso chi più gli piacque, come vedremo. […] Dante asserisce che a tempo suo la Gorgone era già all’Inferno da lunga pezza ; e ci racconta che egli ebbe una gran paura, quando nel far laggiù quel suo celebre viaggio, le tre Furie infernali vedendolo da lontano dall’alto di una torre : « Venga Medusa, sì ‘l farem di smalto, « Gridaron tutte riguardando in giuso ; « Mal non vengiammo in Teseo l’assalto. » E non era un timor panico il suo, perchè Virgilio stesso gli disse tosto : « Volgiti indietro, e tien lo viso chiuso, « Chè se ‘l Gorgon si mostra e tu ‘l vedessi, « Nulla sarebbe del tornar mai suso. » Quanto poi alle belle arti sappiamo che gli antichi rappresentavano la testa di Medusa nell’Egida, e talvolta nell’usbergo della Dea Minerva ; e Cicerone rimprovera a Verre, tra gli altri delitti e sacrilegii, di avere involato una bellissima testa anguicrinita di Medusa, distaccandola dalle porte del tempio di Minerva in Siracusa49.
In the time of Moses, the illustrious Hebrew lawgiver, Idolatry had attained to so great a height that, through him, the only true God gave the children of Israel a number of peculiar rites and ceremonies, to remove them, as far as possible, from its pernicious contagion, and to keep them separate from the surrounding nations, among whom it prevailed. […] The breathless Phaeton, with flaming hair, Shot from the chariot, like a falling star; Till on the Po his blasted corpse was hurl’d, Far from his country in the western world. […] Full at the chief, above his courser’s head, From Mars’ arm th’ enormous weapon fled: Pallas oppos’d her hand, and caus’d to glance, Far from the car, the strong immortal lance. […] Not far from them, is seen the dread tribunal, where Minos, Eacus, and Rhadamanthus administer strict justice, and pass the irreversible sentence. […] Dark to dwell in woe repining, Far beyond the path of day, In that bower, where serpents twining, Loathsome spit their venom’d spray.
Tantalo era figlio di Giove e perciò ammesso ai segreti degli Dei ; ma egli abusando di tal fiducia, li rivelò ai mortali, e per far prova se i Numi avessero l’onniscenza, li invitò a pranzo e imbandì loro le membra del suo figlio Pelope da lui stesso ucciso. […] « A Dio, a sè, al prossimo si puone « Far forza ; dico in loro ed in lor cose, « Come udirai con aperta ragione. » Procede infatti con lo stesso metodo a render ragione delle diverse categorie di dannati che egli ha posti in tre diversi cerchi, gironi o bolge infernali sottoponendoli con giusta proporzione a pene diverse per qualità o intensità.
E appunto per dare un’idea di questa lotta, per far conoscere ai giovani studiosi questa importantissima epoca di transizione tra il Paganesimo ed il Cristianesimo, per somministrare ad essi maggior copia di argomenti a meditare su questo gran fatto, abbiamo, in questa seconda edizione, aggiunto anche, a guisa d’appendice, i seguenti discorsi cavati dalle opere di chiari scrittori. […] Parimente l’orazione scioglie il convito, di dove s’esce di poi, non per andar tra le truppe di coloro che fanno alle coltellate, nè tra le schiere di chi va gridando a far delle insolenze o delle disonestà ;153 ma bensì ad attendere alla cura medesima della modestia e della pudicizia, come quelli che nella cena non cibarono solo il corpo di vivande ; ma l’animo ancora di santi ricordi.
Cibele aveva preso molte precauzioni per nascondere l’esistenza de’suoi figli a Saturno e a Titano, e tra le altre quella di far sollevare urli e strepiti da’ suoi sacerdoti, perchè non si udissero in cielo i vagiti di quei pargoletti numi.
Così cominciò ben presto in Roma la politica a far servir la religione agl’interessi mondani.
La sua occupazione prediletta era quella di far girare intorno alla Terra il firmamento, ossia la sfera stellata e di adornarlo di nuove stelle.
. — Questo modo però potrebbe far sospettare il caso probabile che qualcuno andasse segretamente a liberarla e la tenesse altrove nascosta o incognita pel rimanente dei suoi giorni. — Altri poi asseriscono che si calava nella solita stanza sotterranea, ma subito dopo le si gettava sopra tanta terra da riempire tutto il sotterraneo ; e la morte così era inevitabile, ma meno crudele e orribile che nel primo caso.
E qui mi piace avvertire che lo scopo di questo lavoro sulla Mitologia non è già di risalire alle origini primitive dei miti, indicando le migrazioni e le trasformazioni delle idee mitologiche dall’oriente all’occidente ; ma soltanto di far la storia e spiegare il significato dei miti e delle idee ed espressioni mitologiche che si trovano nei poeti greci, latini ed italiani, e per conseguenza ancora delle altre nazioni che hanno adottato la Mitologia e il linguaggio dei classici greci e latini.
. — Felice chi potè conoscer le cause delle cose 84), diceva Virgilio ; e in oggi spingendosi le scienze sempre più arditamente e con prospero successo a far mirabili conquiste nelle regioni del vero, posson chiamarsi invidiabilmente felici i sapienti cultori di quelle !
« Quinci il gatto in onor, quindi è a vedere « Fluviatil lato accor devoto incenso ; « Si prostra al cane, di cittadi intere, « E non anzi a Diana, il popol denso : « Violar cipolle e porri, o far parere « Sol d’azzannarli, fora un fallo immenso.
Far back among the mists of antiquity, at the remotest beginnings of the shadowy centuries, sits enthroned a Being, who in His infinite might and power brought mankind, the universe, and all animate and inanimate things into existence, and who rewards those of His children who do His will, and punishes those who disobey His commands. […] Even the heavenly bodies are personified, and “poetry has so far kept alive in our minds the old animative theory of nature, that it is no great effort in us to fancy the waterspout a huge giant or sea-monster, and to depict, in what we call appropriate metaphor, its march across the field of ocean.” […] God that made the world and all things therein, seeing that he is Lord of heaven and earth, dwelleth not in temples made with hands; neither is worshiped with men’s hands, as though he needed anything, seeing he giveth to all life, and breath, and all things; and hath made of one blood all nations of men for to dwell on all the face of the earth, and hath determined the times before appointed, and the bounds of their habitation; that they should seek the Lord, if haply they might feel after him, and find him, though he be not far from every one of us: for in him we live, and move, and have our being; as certain also of your own poets have said, For we are also his offspring.
Dalle idee di Omero fu ispirato Fidia nel far la sua celebratissima statua di Giove Olimpico 63, considerata come una delle maraviglie del mondo ; la quale rimase sempre per tutti i seguenti scultori e pittori il primo e più egregio modello dei lineamenti caratteristici di questa suprema divinità del paganesimo64.
Tibullo si maravigliava che il Padre Nilo nascondesse il suo capo in ignote terre26 ; e per quanto i Geografi e i più arditi viaggiatori si sieno affaticati a cercarlo, non son riusciti ancora ben bene, dopo circa 2000 anni, a levarsi questa curiosità : sembra che il Padre Nilo si diverta a far capolino tra i monti dell’Abissinia e si ritiri sempre un poco più in là.
Le Stelle poi vere e proprie stimaron che fossero incastonate e quasi inchiodate nella volta del Cielo, e perciò le chiamarono fisse ; e diedero l’ufficio ad Urano, e poi come sostituto anche a Giano, di far girare questa vôlta o callotta sferica celeste e con essa tutte le stelle.
Minerva accettò e vinse, e punì la presuntuosa Aracne cangiandola in ragno, animale che conserva l’abitudine di far tele e ricami.
Aristeo insegna ai Greci a far coagulare il latte, coltivare gli ulivi, raccogliere le Api negli alveari e cavarne il miele. — Trittolemo insegna l’agricoltura.
I mitologi aggiungono che fu cangiato in gallo da Marte un suo soldato di nome Elettrione, perchè non fece bene la guardia, quando egli andò a far visita a Venere, e il Sole lo scuoprì.
I Geografi moderni non si accordano nell’assegnare il corrispondente nome latino o greco ai diversi Venti ora conosciuti e contrassegnati nella così detta Rosa dei Venti ; e la ragione è questa, che gli Antichi stessi furono incerti nel determinare da qual punto preciso quei Venti da loro notati e denominati spirassero ; e poi perchè invece di fare in principio la bisezione dell’angolo retto fra i punti cardinali e quindi suddividerlo, ne fecero la trisezione, ossia lo divisero in 3 : quindi è matematicamente impossibile il far corrispondere i loro punti intermedii a quelli determinati dai moderni.
Sappiamo infatti che anticamente nel tempo delle ecclissi lunari i popoli della Tessaglia facevano alti rumori con stromenti ed utensili di metallo per liberar di travaglio la Luna, credendo così d’impedire che essa sentisse le magiche parole degli stregoni ; che un esercito perdè la battaglia fuggendo spaventato per un’ecclisse di Sole che avvenne in quel tempo ; che anche i selvaggi dell’America nei primi tempi della scoperta del nuovo Mondo credettero che Colombo colle sue preghiere potesse far sì che si oscurasse e rasserenasse la faccia della Luna.
Per dare un esempio quanto l’Alighierisia chiaro ed esatto nel far la descrizione dell’immensa fabbrica da lui architettata, riporterò soltanto quella di Malebolge, che è veramente ammirabile per la sua evidenza : « Luogo è in inferno, detto Malebolge, « Tutto di pietra e di color ferrigno, « Come la cerchia che d’intorno il volge.