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18. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXV. I Satiri ed altre Divinità campestri » pp. 270-278

Ma il verbo piluccare fu anche usato dall’Alighieri nel Canto xxiv del Purgatorio nella seguente terzina : « Ei mormorava ; e non so che Gentucca « Sentiva io là ov’el sentìa la piaga « Della giustizia che si gli pilucca ; » ed inoltre è un vocabolo sempre vivente nel linguaggio comune o dell’ uso.

19. (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389

Non so perch’io Or non t’afferri, e col flagel non faccia A te prima saggiar del dolo il frutto. […] Quindi nell’uomo tutte le cose, nelle quali più chiaro si scorge vigore d’intelletto ed un non so che di divino, eran soliti gli antichi di attribuirle a Minerva. […] Notisi infine che in generale gli antri e gli ameni recessi si credevano attissimi per la inspirazione della poesia, per cui alle Muse eran dedicati, non meno che i boschi ; e che le Muse consacravano i Poeti, detti sì spesso lor sacerdoti ed amici, con far bere ad essi l’acqua di alcuno de’ mentovati fonti(1), la quale aver credeano non so quale virtù d’infondere la facoltà di verseggiare. […] Clizia, ninfa Babilonese, fig. dell’ Oceano e di Teti, avendo commesso non so qual fallo contro di Febo, ne fu sì dolente che ricusò di prender cibo, stando sempre cogli occhi rivolti al Sole.

20. (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386

Io non so in che maniera vi sembriamo infruttuosi ne’vostri negozj, co’quali e de’quali viviamo.

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