Aussi, de maître qu’il était, il devint élève, et par la suite véritable apôtre et même prêtre de celle qu’il fit monter au premier rang des puissances créatrices. […] Alors, désolée, la mère d’Atys monte vers l’Empyrée, et dans son repentir demande à Jupiter pour toutes les parties du corps de son fils le privilége de l’incorruptibilité. […] Chaque nuit il montait sur le sommet d’une montagne où était construit son observatoire, afin d’y suivre la marche des astres. […] Ils faisaient un noviciat de dix mois, avant de monter sur le tribunal, et juraient solennellement d’observer les lois de l’équité la plus rigoureuse. […] Pyrénée, à cette vue, monta sur le haut d’une tour et crut pouvoir les suivre en essayant de voler après elles ; il se lance donc ; mais plus lourd que les jeunes protégées d’Apollon, il tombe au bas de la tour et se tue.
E poi, in quanto al Politeismo dei Romani, aggiungendovisi le tradizioni che l’Arcade Evandro, creduto figlio della Dea Carmenta, venuto nel Lazio prima di Enea, avea fondata la città di Fenèo su quel monte che dal nome di suo figlio Pallante fu detto il Palatino, sarà necessario ammettere che egli avesse introdotto il politeismo greco nel luogo stesso che in appresso fu il centro della nuova città di Romolo : tanto è vero che anche a tempo di Cicerone, com’egli afferma nelle sue lettere, esisteva nel monte Palatino l’antro consacrato da Evandro al culto del Dio Luperco, vale a dire del Dio Pane. […] Anche il culto di Ercole Tebano fu introdotto nella stessa regione da Evandro ed accolto dai popoli limitrofi in ringraziamento dell’averli Ercole liberati da quel mostro dell’assassino Caco, « Che sotto il sasso di monte Aventino « Di sangue fece spesse volte laco. » Della qual liberazione e del qual culto non solo ragionano a lungo Virgilio nel lib.
Ma spesso scendeva ad abitar sulla Terra, e teneva corte sul monte Olimpo in Grecia61 ; e perciò dai poeti il nome di Olimpo è usato come sinonimo di Cielo ; Olimpico è detto Giove ; Olimpici o Dei dell’ Olimpo tutti gli altri Dei superiori62. […] Vedendosi l’alta cima del monte Olimpo spesso cinta di nubi, dicevano gli Antichi che ve le stendesse Giove, allorquando vi soggiornava, per nascondersi agli occhi dei mortali. […] Giove fu detto Olimpico non solo perchè credevasi che spesso abitasse sul monte Olimpo, ma ancora perchè era adorato in Olimpia città dell’ Elide nel Peloponneso ; presso la qual città (alla distanza di un miglio e mezzo) sorgeva il magnifico tempio del Nume, e facevansi ogni 4 anni i celebri giuochi detti appunto perciò Olimpici.