Una era la forma della terra e del cielo, le di cui nature erano in sieme confuse. […] Dal cielo Spesso all’Olimpo folgorando move, E dall’Olimpo al cielo. […] Altri l’aria, altri il fuoco, altri l’etere, altri il cielo, altri il sole. […] Si aggiunge che il robusto infante la morse, onde essendosi sparso il latte, se ne formò la via lattea nel cielo. […] La colpa in altro cielo Alberghi.
E l’uomo presume mettere il chiodo a questa ruota, che affatica il cielo e la terra ? […] Essa si salvò con Saturno allorchè questi fu scacciato dal cielo da Giove. […] Agrao o Agray. — Uno dei Titani che dettero la scalata al cielo. […] Almopo. — Fu uno dei giganti che dettero la scalata al cielo. […] Nella lingua di quei popoli Baal-Semen significa signore del cielo.
Il Sole nel corso dell’anno percorreva una strada (detta dagli astronomi orbita, e più propriamente eclittica), la quale resta nel mezzo ad una fascia o zona del cielo di 16 in 17 gradi, ed ove scorgonsi le 12 costellazioni, in direzione di ciascuna delle quali successivamente va il Sole a tramontare nei diversi mesi dell’anno. Questa zona del cielo fu detta con greco nome Zodiaco, cioè zona di animali, perchè le costellazioni che vi si trovano (meno una sola) hanno il nome di diversi esseri animati. […] Dicendo Dante che il cielo si cosse, come apparisce ancora, allude a quella estesissima macchia biancastra che di notte si scorge nel cielo, e che è detta anche dagli astronomi via lattea, e con greco nome Galassia. Con tali parole accenna Dante l’opinione di alcuni mitologi che quella macchia (che veramente è uno strato di milioni e milioni di lontanissime stelle) fosse prodotta nel cielo dal calore del Sole, « Quando Fetonte abbandonò li freni. » Altrove però la chiama Galassia come i poeti greci.