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7. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231

E quinci ancora « Avvien che tema e speme e duolo e gioia « Vivendo le conturba, e che rinchiuse « Nel tenebroso carcere e nell’ombra « Del mortal velo, alle bellezze eterne « Non ergon gli occhi. […] Si aggiunge ancora che gli Dei resero la vita al figlio di Tantalo ricòmponendone le cotte membra, e facendogli d’avorio la spalla mancante. […] Dicesi ancora che soffron la pena di Tantalo coloro che non contenti dell’aurea mediocrità, si macerano desiderando in vano ciò che non possono ottenere. […] » ci costringe ancora ad ammirare che di tanta sapienza, arte e giustizia la sua mente sia un così splendido riflesso e la sua parola il più eloquente interprete. […] Dopo avere insegnato per venti anni a Crotone, passò a Metaponto ed ivi morì ; e dopo la morte fu più ancora ammirato che in vita, poichè la sua casa fu cangiata in un tempio, ed egli adorato qual Nume.

8. (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389

Allora udì una voce, la quale gli presagiva, ch’egli ancora sarebbe stato un giorno trasformato in serpente. […] Può dirsi ancora che i Mirmidoni, per la piccola loro statura rassomigliati alle formiche, amavano abitare nelle cavità degli alberi e negli antri. […] Per la qual follia questa Dea li cangiò in due monti altissimi, che serbano ancora que’nomi(2). […] Amico ancora del nostro Apollo fu il bellissimo Ciparisso, fig. di Telefo. […] Ad Orfeo convien soggiungere Lino, fig. ancora di Apollo e della musa Tersicore.

9. (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386

Il politeismo era ancora in fiore, più che altrove, nella Grecia, qualora se ne giudichi dalle statue, dai tempj, dai monumenti consacrati alla religione. […] I vecchi odj tra le città rivali erano sepolti sottò il comune servaggio ; ma disputavasi ancora pel possesso di un tempio, o d’un terreno consacrato. […] L’assedio di Gerusalemme fu più orrendo ancora che quello di Cartagine, e così nell’uno come nell’altro un vincitore, spesso generoso, fu lo stromento della più barbara distruzione. […] Altri s’accomodavano ad un culto senza doveri, e ad una vita piena di passioni e di godimenti : il vecchio politeismo formava ancora la base della società romana : i suoi templi e i suoi idoli erano per tutto innanzi agli sguardi ; i suoi poeti signoreggiavano la serva fantasia. […] Siamo ancora vostri fratelli per diritto di natura, madre comune, benchè voi siate poco uomini, perchè siete cattivi fratelli.

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