I Greci gli innalzarono una tomba sul promontorio Sigeo, e Pirro suo figlio gl’immolò Polissena. […] Vi fu un altro Adrasto figlio del Re Mida, il quale per inavvertenza uccise Atiso figlio di Creso, e ne fu tanto addolorato, che sebbene il padre del morto lo avesse perdonato, egli non potendo reggere al suo rimorso, si trafisse sulla tomba dell’estinto amico. […] Finalmente Anchise morì in Sicilia, dove Enea gl’innalzò una magnifica tomba. […] Ella amò così teneramente il suo primo marito Ettore, che parlava continuamente di lui, e non potendo dimenticarlo, sebbene moglie di altri, fece innalzare in Epiro una magnifica tomba al defunto eroe. […] I seguaci di Evandro, consci dell’iniquo progetto, uccisero Argo all’insaputa di Evandro, il quale per rispetto ai sacri doveri dell’ospitalità fece fare i funerali allo scellerato, e gli fece elevare una tomba, che da lui fu detta Argilete.
Vomini, esseri esistenti elevati alla nozione dell’ Ente per pubblica riconoscenza, Diodoro Sicolo parla della maggior parte delle loro intraprese, delle conquiste, delle scoperte, degli amori, delle glorie, delle dissavventure, non obbliando a un tempo e il nascer loro e la culla, e la morte e loro tomba. […] A lei si davano diversi nomi, e per queste varie attribuzioni le vedove, e qui riportiamo le stesse parole di un’altra nostra operetta(1), sedute su la tomba degli estinti loro parvoli offrivano alla Luna corone di papavei, e lagrime, placandola, così Virgilio(2), col nome di Ecate.