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3. (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359

E qualora questi decreti fossero la conseguenza degli eterni veri, quanta filosofia non racchiude la immutabilità del Fato, cui non vincono i potenti della terra gli stessi Dei ! […] Parrebbe questo un avvertimento per coloro i quali, studiando il vero, non debbono rimanere atterriti dalle difficoltà di ritrovarlo dai pericoli di manifestarlo. […] Eaco giudicava i popoli dell’Europa, Radamanto quelli dell’Asia, e Minosse era presidente del tribunale, dove non valevano a mitigar la pena meritata ufficio d’avvocato, potere di’ re, donativi, scuse. […] A mitigare o a rattenere l’esecuzione dei loro severi decreti non valgono bellezza, gioventù, amicizia, amore ; quelle sventurate non lo hanno mai conosciuto ! […] Non aveva tempio, sacerdoti, sacrifizj di vittime.

4. (1880) Lezioni di mitologia

Non so se questa serie di assurdità sia un’alterazione della Genesi di Mosè; che io non sono curioso ardito per investigarlo. […] Per evitare questo errore sarò contento di osservare che nelle più antiche statue egizie non erano separate le gambe, le braccia; chiusi stavano gli occhi, pendule le mani. […] L’elevazione indicata del braccio sinistro, e la soave inclinazione del capo verso la destra, non lasciano dubitare dell’azione della figura, della convenienza degli accennati attributi. […] Se d’Ercole ha una certa robusta muscolatura, che anco traspare sotto la rotondità delle forme giovanili, non ha però la pelle leonina, la grossezza del collo, la proporzione della testa finalmente la fisonomia, ch’è nel nostro marmo assai più divina. […] Oggi non vi è danaro in questo luogo, in alcun altro del delfico tempio.

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