Il Petrarca si credè autorizzato da questo racconto mitologico a darci ad intendere, nella sua 4ª Canzone, che per opera di Madonna Laura avvenisse a lui stesso un fatto simile a quello di Atteone : « Io perchè d’altra vista non m’appago, « Stetti a mirarla, ond’ella ebbe vergogna ; « E per farne vendetta, o per celarse, « L’acqua nel viso con le man mi sparse.
Noi possiamo ritenere come certo: 1º Che quel grandioso corpo di narrazioni ed immagini onde consta la mitologia classica, non s’ è formato d’ un tratto, ma sorse a poco a poco, incominciando da poche leggende ereditate dai progenitori ariani, e diffondendosi man mano con successivi allargamenti e trasformazioni dovute a varie cause. 2º L’ origine naturalistica dei miti è ipotesi preferibile a tutte le altre; senza dubbio le primarie divinità greche e romane, come quelle degli altri popoli ariani, si connettono col grandi fenomeni della natura, come dimostra l’ etimologia dei nomi loro; la loro immagine sorse dunque dalla personificazione delle forze naturali, aggiuntavi quell’ idea del divino, ossia l’ idea della somma intelligenza e del sommo bene, che è innata nell’ uomo. 3º La varietà dei luoghi e delle genti occasionarono diversa forma e sviluppo di leggende; essendo naturale che gli abitanti dei luoghi alpestri, per lo più cacciatori e pastori, concepissero le divinità loro diversamente dagli abitanti delle coste, dediti alla navigazione e al commercio.