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7. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Ma fra tutte le mogli di lui merita special menzione Deia-nira, perchè per essa Ercole dovè combattere, per essa dovè morire. […] Fortunatamente per essa giunse il giorno stesso in quell’isola Bacco, che la fece sua sposa, come dicemmo parlando di questo Dio. […] Ma, sposatolo, fu essa a lui causa di gravissimo lutto. […] Era però voler del destino che se qualcuno indovinasse il suo enigma, sarebbe toccato ad essa a morire. […] Quindi sposò Lanassa nipote di Ercole, ed ebbe da essa più figli.

8. (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389

La fragranza che diffondeva, era soavissima e tutta cosa divina ; e da essa si riconoscevan le Dee. […] Nel bel mezzo di essa era il capo della Gorgone, del quale tanto si valse uno de’ più celebrati figliuoli di Giove. […] di quanto sangue Troiano viene essa ricolma ! […] Vicino ad essa era una statua di Apollo, e le sue acque davano pure la virtù di poetare. […] Era essa la regina della notte e del silenzio, come la chiama Orazio, o secondo Eschilo, l’occhio della notte.

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