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5. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Infatti si racconta che questa Dea cominciò a perseguitarlo prima che egli nascesse. […] I poeti dicono che era figlio di Vulcano e che abitava in una caverna del Monte Aventino, che egli chiudeva con un macigno e con ordigni di ferro fattigli da suo padre. […] Consultato l’Oracolo, gli rispose che l’asta sola che lo aveva ferito poteva sanarlo. […] V’ era però speranza che egli vivesse, perchè nessuno aveva detto o sentito dire che ei fosse morto. […] Si aggiunse dipoi che un Genio andò ad abitare e a dar responsi in quella caverna che si continuò a chiamare l’antro di Trofonio ; ma che era un luogo così orrido che chiunque vi discendeva diveniva poi tanto serio e mesto che non rideva mai più finchè vivesse.

6. (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248

Austro che spira dal mezzodì ; Euro che parte dall’Oriente ; e Zefiro che viene dall’Occidente. […] Uccise Gerione, che aveva tre corpi. […] Eligio, che credevano essere appunto quella che apparteneva alla statua colossale di Partenope. […] Deor. che trovò le leggi, e le lettere. […] Loto, frutto che nasce nell’Africa : credevano gli antichi, che la sua dolcezza

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